È urgente rivedere il meccanismo del payback sui dispositivi medici, prevedendo già nella legge di Bilancio 2026 una franchigia per le piccole e medie imprese.
È questa la posizione di Conflavoro PMI, espressa in occasione dell’incontro “Insieme per una sanità sostenibile senza payback” che ha organizzato a Torino con il patrocinio delle istituzioni locali. All’evento hanno preso parte oltre 100 imprese piemontesi del settore biomedicale, Confapi Sanità, assessori regionali e comunali, società medico-scientifiche e docenti universitari.
L’incontro ha evidenziato come le PMI dei dispositivi medici, in larga parte italiane e radicate sul territorio, siano fondamentali per garantire continuità, innovazione e assistenza tecnica negli ospedali e nelle strutture sanitarie di tutto il Paese. Le imprese del comparto rappresentano la spina dorsale del sistema sanitario, contribuendo in modo decisivo alla sostenibilità del servizio.
Durante il confronto è emersa la necessità di introdurre correttivi nella prossima Manovra economica per tutelare le PMI italiane. Il settore conta circa 4.400 imprese e 190.000 addetti, e rappresenta un’eccellenza del terziario italiano.
È stata sottolineata l’importanza di un dialogo permanente tra politica, sanità e imprese, perché la sostenibilità non riguarda solo i bilanci, ma l’equilibrio tra chi governa, chi cura e chi produce. Le PMI del settore medtech sono fondamentali per l’erogazione dei servizi sanitari, dalla gestione dei pronto soccorso agli interventi chirurgici, garantendo salute, continuità e sicurezza ai cittadini.
Le istituzioni locali hanno confermato l’impegno a mantenere un dialogo costante con le imprese per assicurare continuità delle forniture, innovazione sostenibile e tutela della rete sanitaria.