Novartis ha annunciato un programma di riacquisto di azioni proprie per un valore complessivo di 10 miliardi di dollari, da completarsi entro la fine del 2027. L’operazione si inserisce in un quadro finanziario favorevole per la pharma svizzera, che nel secondo trimestre dell’anno ha registrato ricavi per 14 miliardi di dollari, in linea con le aspettative degli analisti e in crescita del 12% rispetto allo stesso periodo del 2024.
Tra i principali driver di crescita figura Pluvicto (lu177 vipivotide tetraxetan), radioligando mirato al PSMA, che nel Q2 2025 ha generato vendite per 454 milioni di dollari, segnando un incremento del 22% rispetto al primo trimestre dell’anno.
Dopo due quarter consecutivi in calo Pluvicto ha mostrato segnali concreti di ripresa, anche grazie all’approvazione FDA ottenuta a marzo per l’impiego in pazienti con tumore prostatico resistente alla castrazione metastatico (mCRPC), positivi al PSMA, e non ancora trattati con taxani.
Secondo quanto riferito dal CEO Vas Narasimhan durante la conference call con gli investitori, la ripresa di Pluvicto è stata particolarmente evidente nel setting della medicina territoriale statunitense, che rende conto del 58% delle nuove prescrizioni e ha fatto registrare una crescita del 60% nel numero di pazienti avviati al trattamento.
Novartis ha inoltre annunciato i risultati positivi dello studio di fase III PSMAddition, condotto in pazienti con tumore prostatico metastatico sensibile agli ormoni (mHSPC). Il trial ha raggiunto l’endpoint primario, mostrando un beneficio statisticamente significativo e clinicamente rilevante nel ritardare la progressione di malattia o la morte, quando Pluvicto viene somministrato in combinazione con la terapia standard. È stata osservata anche una tendenza positiva in termini di sopravvivenza globale.
La pharma svizzera intende presentare domanda per l’estensione dell’indicazione del radioligando nel corso dell’anno, sulla base di un’interazione preliminare con la FDA. Narasimhan ha confermato che l’obiettivo di picco per le vendite di Pluvicto resta superiore ai 5 miliardi di dollari.
Accanto a Pluvicto, un altro asset strategico per Novartis è Kisqali (ribociclib), inibitore CDK4/6 indicato per il trattamento del tumore al seno HR-positivo/HER2-negativo.
Nel secondo trimestre 2025 le vendite negli Stati Uniti hanno raggiunto i 750 milioni di dollari, con un incremento del 100% rispetto allo stesso periodo del 2024. Il dato riflette anche l’estensione dell’uso del farmaco alla fase prechirurgica (neoadiuvante), approvata di recente.
Narasimhan ha infine segnalato che Kisqali ha conquistato una quota del 61% delle nuove prescrizioni nel setting precoce tra gli inibitori CDK4/6, a conferma di un posizionamento competitivo rafforzato. A livello globale, il farmaco ha generato ricavi per 1,2 miliardi di dollari nel Q2, superando del 10% le previsioni degli analisti.