Malaria: parte sperimentazione nuovo vaccino

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Il Radbound University Medical Center (Radboudumc), in Olanda, l’Instituto de Medicina Molecular (iMM) di Lisbona, in Portogallo, e l’ente no profit internazionale PATH hanno unito le forze per avviare una sperimentazione sull’uomo di una nuova tipologia di vaccino contro la malaria. Si tratta di un candidato, fornito dall’iMM, prodotto a partire dalla versione del parassita che attacca i roditori. Grazie all’ingegneria genetica, il codice genetico del plasmodium è stato modificato con un gene specifico della versione mortale del P. falciparum. In sostanza è un approccio che ricorda il primo vaccino messo a punto, quello di Jenner contro il vaiolo, che usò la versione bovina del virus, meno pericolosa da iniettare nell’uomo. Radboudumc condurrà il trial in Olanda, mentre la Malaria Vaccine Initiative (MVI) di PATH darà supporto finanziario e supervisionerà gli studi. Il trial clinico sarà inizialmente fatto su 18 adulti sani, che saranno divisi in tre gruppi e che verranno punti dalla zanzara che veicola il vaccino. I ricercatori, quindi, valuteranno la risposta immunitaria dei pazienti con il dosaggio più elevato.

In campo anche GSK
Sul fronte dei vaccini contro la malaria, in campo c’è anche GlaxoSmithKline, che ha avviato uno studio pilota sul suo Mosquirix in Ghana, Kenya e Malawi, come concordato con l’OMS, prima di avviare un’eventuale vaccinazione di massa. GSK ha sviluppato il vaccino sempre con l’aiuto di MVI di PATH e con il sostegno economico della fondazione Bill e Melinda Gates. Mentre un’altra azienda, con base nel Maryland, Sanaria, sta sperimentando l’efficacia e sta ottimizzado la formulazione del vaccino antimalarico fatto di parassiti vivi, PfSPZ, in diversi studi in fase iniziale, su adulti e neonati africani.

 

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