Johnson & Johnson ha concluso il 2023 con una solida performance finanziaria. L’utile netto è stato di 4,1 miliardi di dollari; un aumento a doppia cifra (+28%) rispetto ai 3,2 miliardi di dollari totalizzati nello stesso trimestre del 2022.
L’azienda ha registrato anche una crescita delle vendite del 7,3%, che hanno fatto incassare alla big pharma USA 21,4 miliardi di dollari, a fronte dei 19,9 miliardi del Q4 2022. Escludendo l’impatto del vaccino anti Covid-19, la crescita operativa si è attestata su un impressionante 10,9%.
Gli utili per azione (EPS) hanno raggiunto il valore di 1,70 dollari, facendo registrare un aumento del 39,3% rispetto agli 1,22 dollari dell’ultimo trimestre dell’anno precedente. Anche l’EPS rettificato è aumentato dell’11,7%, arrivando a 2,29 dollari dai 2,05 dollari del quarto trimestre del 2022.
Ottime le performance dei settori MedTech e Worldwide, aumentate rispettivamente del 13,3% e del 7,3%.
Il settore dell’Innovative Medicine è stato trainato da prodotti chiave come Darzalex (daratumumab), Erleada (apalutamide), Tecvayli (teclistamab-cqyv) e Carvytkti (ciltacabtagene autoleucel)
Anche Stelara (ustekinumab) e Tremfya (guselkumab) in immunologia, insieme a Spravato (esketamina) nelle neuroscienze, hanno contribuito alla performance del settore.
Per il 2024 l’azienda prevede una crescita del fatturato operativo del 5-6% e un EPS operativo rettificato di 10,55-10,75 dollari, con un aumento del 7,4% a metà anno.
“I risultati di Johnson & Johnson per l’intero anno 2023 riflettono l’ampiezza e la competitività del nostro business e la nostra incessante attenzione ai risultati per i pazienti”, commenta il Presidente e CEO di Johnson & Johnson, Joaquin Duato, “Siamo entrati nel 2024 da una posizione di forza e sono fiducioso nella nostra capacità di guidare la prossima ondata di innovazione medica”.