GSK spinta dai farmaci innovativi nel secondo trimestre

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I farmaci innovativi del portfolio di GSK hanno trainato la crescita dell’azienda nel secondo trimestre 2025. Le vendite complessive della big pharma britannica nel Q2 sono state di 8 miliardi di sterline, pari a un +6% a tassi di cambio costanti rispetto al primo trimestre.

Tuttavia, i farmaci di uso generale hanno subito un calo, con l’unica eccezione di Trelegy Ellipta (fluticasone furoato/umeclidinio bromuro/vilanterolo), indicato per la BPCO, che ha fatto registrare un aumento delle performance commerciali.

Per quanto riguarda questa patologia respiratoria, Asiyah Nawab, un’analista di GlobalData, invita a seguire con grande attenzione i candidati di GSK in fase clinica avanzata, in particolare quelli biologici.

Nel mese di maggio il biologico Nucala (mepolizumab) ha ottenuto l’approvazione della FDA per l’uso nella BPCO, sulla base dei dati degli studi clinici MATINEE e METREX. La terapia era stata approvata per l’asma nel 2015.

Un’altra scommessa di GSK è depemokimab, un anticorpo monoclonale anti-IL5 a lunghissima durata d’azione. La sua prima indicazione sarà probabilmente nella terapia dell’asma, patologia per la quale la pharma britannica ha già presentato domanda di approvazione alla FDA. Il farmaco è attualmente in studio fase III anche per la BPCO: se il trial andrà a buon fine, si aprirà un’ulteriore opportunità di indicazione per l’anticorpo.

Crescono i segmenti specialistici
Nonostante il calo registrato dai farmaci di uso generale, GSK ha assistito nel Q2 a una crescita significativa dei segmenti specialistici, con un aumento del 15% delle vendite, pari a 3,3 miliardi di sterline, trainato dalle terapie innovative nei settori delle malattie infettive, HIV, respiratorio/immunologia e oncologia.

A dettare il trend positivo sono stati soprattutto i farmaci per l’HIV (+12%) e quelli dei portfoli respiratorio, immunologico e infiammatorio. Da segnalare, in particolare, la crescita del segmento oncologico, pari a un + 42% rispetto al trimestre precedente, con ricavi che si sono attestati a 500 milioni di sterline.

Anche i vaccini in segno positivo
I vaccini hanno ulteriormente contribuito alla buona performance trimestrale di GSK. Le vendite di Arexy, il vaccino contro il virus respiratorio sinciziale, sono cresciute del 13%. Il vaccino contro l’herpes zoster Shingrix ha raggiunto gli 853 milioni di sterline di vendite, nonostante il rallentamento del mercato cinese, confermandosi un asset di valore.

Progressi nella R&S
La CEO Emma Walmsley ha infine sottolineato come la crescita del business dei farmaci innovativi si stia accompagnando a “ottimi progressi in R&S”, con già tre importanti approvazioni FDA ottenute nel 2025. “Con 16 asset attualmente in fase di sviluppo avanzato e altri quattro farmaci promettenti per il trattamento di cancro, malattie epatiche e HIV destinati a entrare in fase III o in studi pivotali entro fine anno, restiamo fiduciosi nelle nostre prospettive di lungo termine”, ha concluso Walmsley.

 

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