(Reuters Health) – Lo sviluppo di nuovi antibiotici apre la strada a buone opportunità di investimento. A pensarla così è l’ex capo della FDA, Scott Gottlieb, che in un’intervista ha spiegato che vuole usare la sua esperienza per sostenere le aree terapeutiche che altri investitori hanno trascurato.
“Sono molto interessato a trovare opportunità nell’ambito anti-infettivo, in particolare verso gli organismi multi-farmaco resistenti”, ha dichiarato Gottlieb, secondo il quale in questo campo c’è un bisogno clinico insoddisfatto.
Nonostante infatti gli allarmi degli scienziati sulla possibilità che si sviluppino e si diffondano batteri in grado di causare malattie infettive incurabili, poche grandi aziende stanno cercando di combattere effettivamente questi ‘superbatteri’. L’anno scorso, Novartis ha annunciato che avrebbe abbandonato la ricerca sugli antibiotici, sulla scia di quanto già fatto da altre aziende come AstraZeneca e Sanofi.
Pfizer e GlaxoSmithKline, invece,si stanno ancora dedicando alla ricerca in questo settore. GSK ha da pochi giorni iniziato test in fase avanzata su un antibiotico sperimentale in pazienti con infezioni del tratto urinario e gonorrea. Aziende più piccole, però, faticano a trovare finanziamenti. Così Gottlieb è convinto che si dovrebbero raggruppare le ricerche in un’unica azienda più grande focalizzata sulla produzione di antibiotici.
Da quando ha lasciato la direzione dell’ente regolatorio americano, questa è una delle prime indicazioni che Gottlieb offre sulla tipologia di investimenti cui si sarebbe dedicato rientrando nella New Enterprise Associates, una delle più grandi società di capitali degli USA.
Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana per Daily Health Industry)