(Reuters Health) – Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) e la Banca Mondiale, in una nota congiunta hanno dichiarato di essere pronti ad aiutare i Paesi membri ad affrontare eventuali emergenze derivanti dall’epidemia di Coronavirus, anche attraverso finanziamenti straordinari.
Le due istituzioni hanno affermato di essere concentrate soprattutto sui Paesi poveri, con i sistemi sanitari più deboli, ed hanno esortato tutti i Paesi membri a rafforzare i sistemi di sorveglianza sanitaria per contenere il virus.
Secondo quanto dichiarato dalla Organization for Economic Cooperation and Development lunedì 2 marzo, l’epidemia sta facendo precipitare l’economia mondiale nella sua peggiore recessione dopo la crisi finanziaria globale di un decennio fa. L’organizzazione ha quindi sollecitato governi e banche a reagire per evitare un crollo ancora più marcato, mentre i ministri delle finanze dei paesi del G7 sono pronti a tenere una teleconferenza per discutere le misure per affrontare l’impatto economico dell’epidemia di coronavirus.
Il FMI ha a disposizione il Rapid Credit Facility (RCF) e il Rapid Financing Instrument (RFI) che possono rapidamente essere erogati per fornire assistenza finanziaria in emergenza ai Paesi membri; strumenti che sono già stati usati nel 2016 per aiutare l’Ecuador dopo un grave terremoto.
Il Fondo può anche aumentare i programmi di prestito per far fronte alle emergenze, come ha fatto nel 2014 per Guinea, Liberia e Sierra Leone, per combattere l’epidemia di Ebola.
Giovedì, il portavoce di FMI, Gerry Rice, ha riferito di non aver ricevuto finora richieste di assistenza. Ma l’Africa guarda preoccupata alla diffusione dell’epidemia, dal momento che non ha le strutture adeguate per far fronte a un’eventuale emergenza qualora il virus dovesse diffondersi nel continente.
Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana per Daily Health Industry)