Il negoziatore per l’Unione Europea, Michel Barnier, ha dichiarato ieri di stare lavorando su un accordo sulla Brexit che mantenga un modello futuro di cooperazione tra Europa e Gran Bretagna, che rispetterebbe la sovranità del Regno Unito. “Stiamo lavorando a una Brexit ordinata e a una nuova partnership che rispetti la sovranità del Regno Unito e i principi fondatori dell’UE, così come l’integrità del mercato unico”, ha dichiarato ieri Bariner. Una dichiarazione che tranquillizza ulteriormente i mercati dopo la notizia, di qualche giorno fa, delle diminuzione del numero di farmaci il cui approvvigionamento, con la Brexit, rischia di incontrare enormi ostracoli. Le molecole “sotto osservazione” sono passate da 108 a 39, secondo quanto riferisce l’Ema. In base alla sua indagine, l’Ema ha visto che le aziende che possono vendere il 58% dei 694 farmaci autorizzati a livello centrale sono in linea con i tempi previsti, per far sì che le loro autorizzazioni rimangano valide una volta che il Regno Unito esca dall’Unione europea. “Per i 39 farmaci rimasti – commenta Noel Wathion, vicedirettore esecutivo dell’era – invitiamo le aziende ad accelerare e andare avanti con la loro programmazione ora, in modo da evitare a pazienti e animali la mancanza di farmaci”.
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