Biotech: start up USA studia resistenza agli antibiotici con sequenziamento genomico

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Profilare rapidamente la resistenza delle malattie infettive agli antibiotici attraverso il sequenziamento genomico, raccogliendo queste informazioni in ore anziché giorni.

È questo l’obiettivo della start-up Day Zero Diagnostic, di Boston, che per il progetto ha raccolto un finanziamento di 8,6 milioni di dollari.

Da quando è stata fondata nel 2016, l’azienda ha sviluppato Blood2Bac, un processo per l’arricchimento di DNA batterico nei campioni di sangue. Inoltre, sta costruendo un database, MicrohmDB, che raccoglie le sequenza genomiche complete degli agenti patogeni e della resistenza di questi agli antibiotici.

Un set di dati usato per mettere a punto l’algoritmo Keynome, per prevedere i profili di resistenza a partire dalle sequenza genomiche.

L’approccio consente di testare contemporaneamente un’ampia gamma di marcatori di resistenza a specie batteriche, oltre alla possibilità di andare a identificare nuovi marcatori.

In questo modo, l’azienda punta, con la diagnostica, a ridurre i giorni di degenza e l’uso di antibiotici inefficaci.

E con i soldi raccolti grazie al finanziamento, Day Zero prevede di lanciare anche una serie di servizi diagnostici basati sul sequenziamento, utili ai medici per monitorare le infezioni e la loro trasmissione.

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