Biosimilari, Egualia: “Subito un tavolo con le Regioni per superare le disuguaglianze nei consumi”

Condividi:
Share

Incrementare l’accesso equo alle cure, garantire la sostenibilità del SSN e armonizzare le politiche regionali. Sono queste le direttrici rilanciate lunedì 7 luglio a Roma dall’Italian Biosimilar Group (IBG) di Egualia, in occasione del convegno “Il Ruolo dei Farmaci Biosimilari: un’opportunità di valore”. L’evento ha visto la partecipazione di rappresentanti di AIFA, Ministero della Salute, mondo accademico, associazioni pazienti e industria.

Lo scenario
Nel 2024 i biosimilari in Italia hanno raggiunto il 51,2% dei consumi di riferimento, ma il quadro nazionale resta disomogeneo: le regioni oscillano da un consumo di oltre il 60% (Marche, Liguria, Umbria, Piemonte, Sicilia) a meno del 40% (Calabria, Lombardia, Sardegna). Per Egualia è urgente istituire un tavolo tecnico in seno alla Conferenza Stato-Regioni per garantire regole comuni e contrastare queste disuguaglianze territoriali.

Rischio “vuoto biosimilari”
I dati presentati da IQVIA indicano che entro il 2032 il 75% dei biologici in scadenza non avrà un biosimilare in sviluppo, con un potenziale mancato risparmio di 1,7 miliardi l’anno per il SSN. Un vuoto che preoccupa l’industria e gli enti regolatori. “ I dati ci dicono che i biosimilari rappresentano oggi più che mai oggi una leva cruciale per garantire accesso equo alle cure e sostenibilità al SSN, ma il sistema non regge più. Per questo è urgente mettere mano all’attuazione della Legge 232/2016 oggi applicata in modo distorto», ha commentato il presidente di Egualia, Stefano Collatina.

Dati real world per monitorare il comparto
Nel suo intervento, Gianluca Trifirò (Università di Verona, progetto VALORE) ha sottolineato la necessità di usare i dati real world per monitorare switch, appropriatezza prescrittiva e sicurezza post-marketing, anche grazie alla prosecuzione del progetto VULCANO.
Sul nodo dell’intercambiabilità Egualia ribadisce la centralità della valutazione clinica da parte del medico prescrittore e della Legge 232/2016, che regolamenta l’accesso ai biologici a brevetto scaduto. “Nessuna scelta imposta, ma un percorso condiviso e sostenibile”, ha dichiarato Matteo Rinaldi, coordinatore gruppo IBG.

Presente anche il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato: “I biosimilari sono una leva per la sostenibilità del SSN e la riduzione delle disuguaglianze. Terapia vuol dire investimento, non costo. Aprire un dialogo è un’opportunità per tutti”.

 

Notizie correlate



Homnya Srl | Partita IVA: 13026241003

Sede legale: Via della Stelletta, 23 - 00186 - Roma
Sede operativa: Via della Stelletta, 23 - 00186 - Roma
Sede operativa: Via Galvani, 24 - 20099 - Milano

Daily Health Industry © 2025