AveXis (Novartis): Ce approva terapia genica Zolgensma nella SMA

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La Commissione europea ha concesso l’approvazione condizionale per Zolgensma (onasemnogene abeparvovec) di AveXis, società del gruppo Novartis, nel trattamento di pazienti con atrofia muscolare spinale (SMA) 5q con una mutazione bi-allelica del gene SMN1 e una diagnosi clinica di SMA Tipo 1, oppure di pazienti con SMA 5q con una mutazione bi-allelica del gene SMN1 e fino a tre copie del gene SMN2.

L’approvazione riguarda neonati e bambini con SMA fino a 21 kg di peso, secondo la posologia approvata.

Zolgensma è una terapia genica che si somministra un’unica volta nella vita del paziente ed è concepita per affrontare la causa genetica della malattia sostituendo la funzione del gene SMN1 mancante o non funzionante.

Somministrata in un’unica infusione per via endovenosa, questa terapia inserisce una nuova copia funzionante del gene SMN1 nelle cellule del paziente, arrestando in tal modo la progressione della malattia.

Secondo lo studio sulla storia naturale della SMA Pediatric Neuromuscular Clinical Research (PNCR), quasi tutti i pazienti di età inferiore ai cinque anni – e alcuni di età pari a 6, 7 o 8 anni – hanno un peso inferiore a 21 kg.

AveXis sta pianificando una formulazione del prodotto che consenta il trattamento di pazienti con un peso fino a 21 kg, e sta contestualmente lavorando con l’EMA nell’ottica per finalizzare i tempi per le forniture.

“L’approvazione da parte della Commissione Europea di Zolgensma rappresenta una svolta significativa per la comunità della SMA, e sottolinea ulteriormente il sostanziale valore clinico dell’unica terapia genica disponibile, portando nuova speranza a coloro che soffrono di questa malattia rara ma devastante”, dice Dave Lennon, presidente di AveXis. “Anche nelle attuali condizioni di pandemia, l’urgente necessità di trattare la SMA ha promosso per Zolgensma – un medicinale potenzialmente salvavita somministrato in un’unica dose – la creazione di percorsi di accesso in Francia e in Germania. Abbiamo inoltre incontrato più di 100 organizzazioni e associazioni di stakeholder in tutta Europa per discutere del nostro programma di accesso “Day One”, volto a consentire un accesso rapido al medicinale, con opzioni personalizzabili, concepite per funzionare anche nell’ambito dei quadri di prezzo e rimborso locali”.

Concepito per funzionare nell’ambito dei contesti di prezzi e rimborsi locali già esistenti, il programma di accesso “Day One” offre ai Ministeri della Salute e agli enti preposti al rimborso una varietà di opzioni flessibili, che possono essere implementate immediatamente, per supportare un accesso rapido e un rimborso ampio.

Grazie a questo programma, i costi sostenuti per i pazienti trattati prima dell’entrata in vigore degli accordi nazionali su prezzi e rimborsi sono allineati ai prezzi basati sul valore negoziati in seguito a valutazioni cliniche ed economiche. Il programma mantiene l’integrità dei quadri di prezzo e rimborso locali, e offre diverse opzioni personalizzabili, tra le quali:

• sconti retroattivi che fanno in modo che i costi di accesso anticipato siano allineati ai prezzi negoziati in seguito ai processi locali di valutazione clinica ed economica;
• pagamenti differiti e opzioni di rateizzazione, che consentono agli enti preposti al rimborso di gestire l’impatto sul bilancio durante la fase di accesso anticipato;
• ai pazienti trattati durante il periodo di accesso anticipato possono essere applicati sconti basati sui risultati, negoziati in seguito alle valutazioni cliniche ed economiche;
• solida formazione dei centri incaricati della somministrazione e del follow-up;
• accesso a RESTORE, un registro globale di pazienti con diagnosi di SMA che attinge ai registri nazionali esistenti

L’approvazione CE si basa sui dati degli studi di fase III STR1VE-US e di fase I START (completati), che hanno valutato l’efficacia e la sicurezza di una singola somministrazione tramite infusione ev di onasemnogene abeparvovec in pazienti sintomatici con SMA tipo 1 di <6 mesi di età alla somministrazione, che avevano rispettivamente una o due copie del gene di backup SMN2, o due copie del gene di backup SMN2.

Attualmente è in corso STR1VE-EU, uno studio simile di fase III. Zolgensma ha dimostrato una prolungata sopravvivenza libera da eventi, un rapido miglioramento della funzione motoria, spesso entro un mese dalla somministrazione, e il raggiungimento di traguardi sostenuti, inclusa la capacità di sedersi senza supporto, gattonare e camminare in modo autonomo – traguardi mai raggiunti in pazienti con SMA di tipo 1 non trattati.

Ulteriori dati di supporto hanno incluso i risultati provvisori dello studio SPR1NT, una sperimentazione di fase III tuttora in corso, a singolo braccio, condotta in aperto con una singola infusione endovenosa di Zolgensma in pazienti pre-sintomatici (<6 settimane di età alla somministrazione) geneticamente definiti dalla delezione bi-allelica di SMN1 con 2 o 3 copie di SMN2. Questi dati dimostrano il raggiungimento rapido e adeguato all’età di un traguardo significativo, che conferma l’importanza critica dell’intervento precoce nei pazienti con SMA.

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