La buona notizia per Astrazeneca arriva dall’American College of Cardiology. L’American Heart Association (AHA) ha implementato le nuove linee guida inserendo ticagrelor (Brilinta) al primo posto per i pazienti con sindrome coronarica acuta (ACS) con stent coronarici e che hanno subito uno STEMI.
Dopo il duro colpo dello scorso mese, con il fallimento del trial SOCRATES, Astrazeneca può tornare a sperare di arrivare all’obiettivo di vendita di 3,5 miliardi di dollari (nel 2015 il farmaco ha totalizzato vendite per 619 milioni di dollari).
Dal trial SOCRATES era emerso che ticagrelor non aveva raggiunto gli obiettivi clinici, ovvero riuscire a fluidificare il sangue meglio dell’acido acetilsalicilico (attuale standard di cura) e prevenire eventi ricorrenti, come l infarto del miocardio, nei 90 giorni dopo un ictus.
L’aggiornamento delle linee guida AHA rende ticagrelor il farmaco di scelta, che così scavalca il clopidogrel, a lungo gold standard. Ora clopidogrel è disponibile come generico a basso costo e AstraZeneca può utilizzare l’evidenza delle linee guida di ACC/AHA nell’ambito delle attività di rimborso del farmaco.
Le nuove linee guida raccomandano anche un uso prolungato di ticagrelor rispetto allo standard precedente di 12 mesi dopo un attacco cardiaco. È la prima volta che un gruppo di medici degli Stati Uniti modifica le proprie indicazioni sulla base dei risultati dello studio PEGASUS-TIMI 54.
“Siamo lieti che le società scientifiche abbiano ulteriormente riconosciuto il ruolo di Brilinta in un ampio spettro di ACS. – ha affermato Elisabeth Björk, Vice President di AstraZeneca per lo sviluppo dei farmaci nelle aree cardiovascolare e metabolica – Questo aggiornamento riflette la fiducia clinica in Brilinta come opzione di trattamento per i pazienti colpiti da attacco cardiaco in fase acuta e nel lungo termine.”