AstraZeneca rafforza la sua “impronta digitale” nel campo delle malattie croniche con una nuova partnership che guarda all’intelligenza artificiale come strumento per la diagnosi precoce. Il gruppo anglo-svedese ha scelto Aptar Digital Health come partner tecnologico per sviluppare soluzioni avanzate nell’ambito delle patologie cardiovascolari, renali e metaboliche, con particolare attenzione alla malattia renale cronica (CKD).
Obiettivo principale dell’accordo è quello di tradurre gli algoritmi di intelligenza artificiale sviluppati da AstraZeneca in strumenti clinici operativi, capaci di identificare precocemente i segni della CKD. Il primo passo sarà l’integrazione di questi algoritmi nei test oftalmici, in modo analogo a quanto già avviene per lo screening del diabete.
Una volta validato il modello AstraZeneca intende espandere l’utilizzo della tecnologia allo screening di popolazione e alla diagnosi precoce della CKD, patologia definita “killer silenzioso” perché spesso non viene diagnosticata. La malattia renale cronica colpisce tra l’8% e il 16% della popolazione globale e, secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, potrebbe diventare la quinta causa di morte entro il 2040.
Aptar Digital Health è una Business Unit di Aptar Pharma, azienda specializzata nella realizzazione di dispostivi per la somministrazione dei farmaci che è entrata nel settore della salute digitale con le acquisizioni di Cohero Health (2020) e Voluntis (2021), costruendo da allora una piattaforma modulare per la gestione delle patologie croniche.
Tra le sue applicazioni più consolidate spicca la piattaforma utilizzata da Chiesi per supportare i pazienti con asma e BPCO attraverso strumenti di monitoraggio e aderenza terapeutica.