All’indomani della comunicazione dei risultati positivi relativi allo studio di fase III di Lynparza, AstraZeneca registra in borsa la fiducia degli investitori e il valore delle azioni ritorna al segno positivo. La big pharma britannica punta proprio al settore dell’oncologia per riprendersi dalla difficile situazione che sta attraversando, anche se, ultimamente, ha avuto qualche battuta d’arresto nell’imunoncologia. Inoltre, proprio Lynparza, a maggio dello scorso anno, aveva fallito in un trial di fase III per il trattamento del tumore dello stomaco, non essendo riuscito ad allungare la sopravvivenza dei malati rispetto a paclitaxel. L’eventuale estensione di Lynparza al trattamento del tumore del seno potrebbe portare a un notevole aumento delle vendite del farmaco, che potrebbe così raggiungere i l’obiettivo dei due miliardi di dollari l’anno di fatturato. Inoltre Lynparza potrebbe ricevere una spinta dai farmaci della sua classe, tra cui Rubraca, di Clovis, fresco di approvazione arrivata a dicembre, e niraparib, di Tesaro, prossimo ad entrare nel mercato. Un candidato, quest’ultimo, che alla conferenza ESMO dello scorso anno è stato descritto come il migliore nel trattamento di tutte le donne con carcinoma ovarico ricorrente.
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