AstraZeneca ha annunciato lunedì 21 luglio un piano di investimento da 50 miliardi di dollari negli Stati Uniti entro il 2030. Il progetto – il più grande mai realizzato dalla multinazionale anglo-svedese – prevede la costruzione di un nuovo impianto in Virginia e l’espansione di siti in Maryland, Massachusetts, Texas, California e Indiana.
L’obiettivo è quello rafforzare la presenza industriale nel mercato USA ed evitare l’impatto dei possibili nuovi dazi sulle importazioni farmaceutiche annunciati dalla Casa Bianca.
Il nuovo stabilimento in Virginia sarà quasi esclusivamente dedicato alla produzione di principi attivi per farmaci orali contro obesità (agonisti GLP 1) e colesterolo (inibitori PCSK9).
Già a novembre 2024 AstraZeneca aveva preannunciato investimenti negli USA per 3,5 miliardi di dollari, ma l’escalation politica sui dazi ha accelerato i tempi e aumentato la consistenza della cifra destinata al progetto di espansione industriale negli Stati Uniti.
Dal punto di vista strategico il maxi-investimento in USA è in sintonia con l’obiettivo 2030 di AstraZeneca –ovvero il raggiungimento di quota 80 miliardi di dollari di fatturato annuo– giacché il mercato statunitense rende conto del 40% delle entrate della big pharma anglo-svedese.