Diciannovemila tac, 5 mila risonanze, 4.200 mammografie. Calcolatrice alla mano, ogni giorno, in Italia, si eseguono più di 28 mila esami diagnostici. Ma non tutti i dispositivi elettromedicali sono uguali, ce ne sono alcuni più all’avanguardia, altri fin troppo vecchi. “Sono obsoleti – ha spiegato Nicoletta Calabi, presidente dell’Associazione Elettromedicali Assobiomedica – 58 mila dispositivi per immagini presenti negli ospedali. In più, il 40% delle macchine di anestesia e il 50% dei ventilatori da terapia intensiva hanno più di 10 anni”. Per far comprendere ai cittadini quanto sia importante l’innovazione nel settore è nata la campagna di Assobiomedica “#innovazionesuonabene” che, presentata a Roma, prenderà il via il 25 maggio 2017 a Napoli, per poi fare il giro dell l’Italia, fino all’ultima tappa nella Capitale, a novembre. Gli studi di Assobiomedica non rilevano grosse differenze tra il nord e sud Italia. Ma resta un dato allarmante che vale per tutta la penisola: il rapporto tra apparecchiature vecchie e nuove. Sette macchinari su 10 sono di tipo convenzionale e andrebbero sostituiti con apparecchiature digitali.
Le potenzialità dell’innovazione
I macchinari di ultima generazione sono più delicati, emanano meno radiazioni hanno una migliore qualità dell’immagine, fanno diagnosi più accurate e veloci, sono meno intrusivi per il paziente, permettono una gestione terapeutica personalizzata. Ancora, hanno minori costi di manutenzione, rendendo la spesa sanitaria totale più sostenibile. Insomma, i motivi per prediligere l’innovazione sono più di uno. E i vicini di casa europei l’hanno già capito da tempo. L’Italia è al primo posto, con il Portogallo, nella classifica delle Nazioni con i macchinari più obsoleti. La situazione non cambia se si analizzano le singole strumentazioni. Secondo i dati di Assobiomedica l’Italia è penultima nella classifica europea tra le nazioni con gli angiografi più innovativi. L’industria dei dispositivi medici, in Italia, conta 4.480 imprese, 328 start up, 70 mila dipendenti e un miliardo di euro investiti ogni anno.