AbbVie, 2020 in crescita. Humira continua a volare

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(Reuters Health) – AbbVie, che con l’acquisizione di Allergan punta a proseguire in crescita oltre il 2023, prevede guadagni per il 2020 oltre le stime di Wall Street.

A sottolinearlo è stata la stessa azienda biotech venerdì scorso, annunciando che per l’anno in corso prevede utili a 9,61 – 9,71 dollari, mentre le stime degli analisti arrivano, in media, a 9,48 dollari. Le azioni sono aumentate del 5,7% a 92,19 dollari, la cifra più alta raggiunta nell’anno.

AbbVie sta raccogliendo consensi per il nuovo farmaco contro la psoriasi Skyrizi e per il trattamento dell’artrite reumatoide Rinvoq. L’azienda biotech prevede che i due farmaci genereranno entrate combinate di circa 1,70 miliardi di dollari nel 2020.

Gli investitori hanno espresso preoccupazione per il fatto che l’azienda biotech continui a dipendere troppo da Humira, che continua a essere il farmaco da prescrizione più venduto al mondo.

Ma AbbVie, per attutire il calo previsto delle entrate dopo che Humira ha perso la copertura brevettuale negli USA, punta sia sull’arrivo del trattamento antirughe Botox, di Allergan, sia su altri prodotti in via di sviluppo. Nel frattempo Humira, nonostante la concorrenza, ha registrato vendite nel Q4 di 4,92 miliardi di dollari, oltre le aspettative degli analisti di 4,85 miliardi. Skyrizi ha venduto per 216 milioni di dollari, oltre le stime di 142 milioni, mentre Rinvoq ha registrato vendite per 33 milioni di dollari nel suo primo trimestre completo sul mercato.

AbbVie ha guadagnato 2,21 dollari per azione nel Q4; le entrate sono aumentate del 4,8%, arrivando a 8,7 miliardi di dollari, in linea con le previsioni degli analisti di 8,69 miliardi di dollari.

Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana per Daily Health Industry)

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