Biotech Act UE, Assobiotec: bene innovazione e competitività, ora tradurre tutto in realtà concrete

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Il Biotech Act europeo introduce un nuovo quadro normativo, atteso da tempo dal settore healthcare del biotech, con l’obiettivo di sostenere innovazione, competitività e sviluppo industriale.

L’atto di indirizzo introduce misure per facilitare il passaggio dal laboratorio al mercato, rafforzare la bio-manifattura, semplificare il quadro regolatorio e incentivare ricerca e produzione in Europa, anche tramite nuovi strumenti di finanziamento.

“Gli obiettivi della Commissione europea vanno nella giusta direzione per colmare il divario dell’Europa rispetto ai principali competitor globali”, sottolinea Fabrizio Greco, Presidente di Assobiotec – Federchimica.

L’associazione confindustriale registra positivamente la convergenza tra la propria visione strategica e il Biotech Act, ma evidenzia la necessità di interventi più incisivi sui temi dell’Health Technology Assessment (HTA), della In Vitro Diagnostic Regulation, delle competenze e formazione, oltre al superamento della frammentazione tra Stati membri.

Il Biotech Act si inserisce inoltre in un contesto nazionale in crescita: secondo il report “Il Biotech in Italia. Numeri, storie e trend” di Assobiotec, il settore conta circa 6.000 imprese, genera 53,4 miliardi di euro di fatturato e impiega oltre 102.000 addetti.

“Ora è essenziale tradurre questa visione in strumenti concreti e rapidi, anche a livello nazionale”, conclude Fabrizio Greco.

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