Rino Rappuoli, direttore scientifico della Fondazione Biotecnopolo di Siena, ha ricevuto a Washington il Maxwell Finland Award for Scientific Achievement 2025, uno dei più prestigiosi riconoscimenti internazionali nel campo della ricerca biomedica.
La National Foundation for Infectious Diseases ha conferito il premio a Rappuoli per l’impatto straordinario del suo contributo alla scienza moderna. È il primo scienziato italiano a ottenere questo riconoscimento, assegnato in passato a figure di spicco come Anthony Fauci, Stanley Plotkin e Paul Offit.
Rappuoli ha dedicato il premio “a tutti i ricercatori che ogni giorno, in Italia e nel mondo, lavorano per migliorare la vita delle persone”. Lo scienziato italiano ha sottolineato il valore della scienza come bene pubblico e l’importanza di continuare a investire nella ricerca di base e nella formazione dei giovani.
“Il futuro della salute globale – ha affermato Rappuoli – dipende dalla capacità di unire competenze e condividere conoscenze. Nessuna scoperta nasce da sola. Ogni passo avanti nella scienza è il risultato di una rete di persone e di idee che attraversano confini e generazioni.”
Per la Fondazione Biotecnopolo di Siena il riconoscimento rappresenta un motivo di orgoglio e una conferma della direzione intrapresa. Il Biotecnopolo nasce con l’obiettivo di rafforzare la capacità scientifica e tecnologica dell’Italia, creando un centro dedicato alla ricerca, all’innovazione e alla preparazione alle emergenze sanitarie.
“Il riconoscimento al professor Rappuoli – ha dichiarato il direttore generale, Gianluca Polifrone – premia una carriera straordinaria e conferma la solidità del progetto che stiamo portando avanti. Il Biotecnopolo è un luogo di incontro tra scienza, formazione e istituzioni. Vogliamo che diventi un punto di riferimento europeo per la ricerca e l’innovazione.”
Da Siena arriva un contributo concreto a una visione globale della salute e dell’innovazione. La consegna del premio a Washington segna un traguardo importante per la scienza italiana. È un segnale di fiducia nella ricerca come leva di sviluppo e di cooperazione internazionale”.