La Società Italiana di Farmacologia (SIF) ed EGUALIA – Industrie Farmaci Accessibili hanno firmato un accordo per promuovere un modello di collaborazione tra mondo accademico e industria, centrato su formazione, innovazione e sostenibilità del sistema sanitario.
Attraverso percorsi formativi, incontri accademici e contenuti digitali – podcast, video e materiali didattici – gli studenti delle Università italiane avranno strumenti aggiornati per comprendere i principi della farmacologia, delle discipline regolatorie e della farmacoeconomia. Le attività, realizzate nell’ambito di SIF Education e coordinate dal professor Giuseppe Cirino, si svilupperanno nell’arco di un biennio, con un possibile rinnovo per il 2026 sulla base dei risultati conseguiti.
“Con questo protocollo – dichiara Armando Genazzani, Presidente della SIF – vogliamo consolidare il dialogo tra Università e Industria per costruire una farmacologia sempre più vicina ai bisogni reali dei pazienti e capace di valorizzare la ricerca italiana. La SIF è da sempre impegnata nella promozione della conoscenza scientifica come strumento di crescita e di progresso: crediamo che la formazione dei futuri professionisti della salute debba essere aperta, multidisciplinare e attenta ai temi dell’accesso e della sostenibilità. Lavorare insieme a EGUALIA, grazie al coordinamento di SIF Education, significa mettere in comune esperienze e competenze complementari, per favorire un approccio più consapevole all’uso dei farmaci e per contribuire a un sistema sanitario più equo ed efficiente”.
“Le aziende del comparto dei farmaci fuori brevetto considerano importantissima e cruciale questa collaborazione con la SIF, che punta a favorire l’appropriatezza nell’uso dei farmaci – spiega Stefano Collatina, Presidente di EGUALIA – Ai farmacologi spetta il compito di spiegare come funzionano i medicinali ai medici in formazione, ma anche agli specialisti, condividendo dati e indicazioni per ottimizzarne l’uso. Siamo convinti che grazie a questo accordo, basato sulla collaborazione tra identità che svolgono un ruolo diverso all’interno del SSN, i cittadini riceveranno informazioni corrette, indipendenti e chiare sui benefici e i rischi associati all’uso dei farmaci, per esercitare al meglio il proprio diritto-dovere alla salute”.