Simbolo della resistenza del corpo alla perdita di peso e delle difficoltà quotidiane delle persone con obesità, The Impossible Gym, la palestra impossibile, approda a Trieste in occasione del Congresso Nazionale della Società Italiana dell’Obesità (SIO).
L’installazione propone un’esperienza immersiva, sensoriale e interattiva, nata per superare un pregiudizio ancora diffuso: l’idea che la gestione del peso sia solo una questione di forza di volontà. Per concretizzare la complessità della condizione, Lilly, con il patrocinio dell’Associazione Pazienti Amici Obesi, ha creato una “palestra simbolica” in cui gli attrezzi, resi volutamente inutilizzabili da elastici, rappresentano la resistenza biologica del corpo.
Sono oltre 4 milioni le persone che, tra Milano e Roma, hanno interagito con l’installazione o le attività online dell’iniziativa di Lilly. La tappa di Trieste ribadisce l’importanza di un’alleanza tra comunità scientifica, associazioni di pazienti e aziende, fondata su ascolto e rispetto, con l’obiettivo di promuovere un cambiamento culturale nella comprensione e nella gestione dell’obesità.
Obesità come patologia: un passo storico
Mercoledì 1 ottobre l’Italia ha compiuto un passo decisivo: l’approvazione della legge che, per la prima volta nel Paese e nel mondo, riconosce ufficialmente l’obesità come patologia cronica e recidivante. Una nuova visione che richiede strumenti adeguati, maggiore consapevolezza e un impegno concreto da parte delle Istituzioni, per aprire la strada a benefici reali per le persone affette da questa malattia.
“The Impossible Gym nasce dalla volontà di raccontare in modo nuovo e coinvolgente una realtà ancora troppo spesso banalizzata: l’obesità come malattia cronica, complessa e recidivante – spiega Elias Khalil, Presidente e Amministratore Delegato Lilly Italy Hub – Come azienda impegnata nella salute, sentiamo la responsabilità di favorire una corretta informazione, superare gli stereotipi e contribuire a una maggiore consapevolezza, non solo tra i pazienti ma nella società nel suo insieme. In questa direzione, l’approvazione della legge che riconosce ufficialmente l’obesità come patologia cronica è un segnale forte e indipendente del cambiamento in atto, che rafforza il senso e il valore di iniziative come questa”.
“Auspichiamo che la presenza di The Impossible Gym in un contesto scientifico così autorevole sia uno stimolo ulteriore per combattere lo stigma e supportare il lavoro dei clinici nel prendersi cura delle persone con obesità – conclude Elias Khalil – Ringraziamo il Presidente della Società Italiana dell’Obesità, il professor Rocco Barazzoni, per averci accolti al congresso, e Iris Zani, che con l’Associazione Amici Obesi sostiene questo progetto fin dall’inizio”.
I commenti
“L’obesità è una sfida complessa che richiede una risposta altrettanto articolata, fatta di diagnosi precoce, percorsi terapeutici personalizzati, ma anche di ascolto e consapevolezza – sottolinea Rocco Barazzoni, Presidente della Società Italiana dell’Obesità – Progetti come questo aiutano non solo a sensibilizzare l’opinione pubblica, ma anche a rendere più efficace il nostro lavoro come clinici: perché un paziente informato è un paziente che si cura meglio, che comprende il proprio percorso e che riesce ad affrontare la malattia con maggiore fiducia e motivazione. Per questo siamo grati a Lilly per aver ideato e sostenuto questa iniziativa, e siamo felici che sia stata sviluppata in sinergia con i pazienti stessi. Crediamo fermamente che campagne di disease awareness di questo tipo debbano essere condivise, attraverso collaborazioni tra aziende, società scientifiche, associazioni. Per i pazienti e con i pazienti”.
“Quando ho visto per la prima volta The Impossible Gym, ho pensato che fosse il tassello mancante di un puzzle che da anni stiamo costruendo per cambiare la percezione e la narrazione pubblica dell’obesità – commenta Iris Zani, Presidente dell’Associazione Amici Obesi – Abbiamo aderito con entusiasmo al progetto fin dall’inizio, con il Patrocinio e partecipando ai momenti organizzati da Lilly per avvicinare sempre più persone a questo tema. Purtroppo, i pazienti sono ancora spesso vittime di discriminazioni e pregiudizi, legati a una malattia che è visibile ma non sempre riconosciuta come tale. All’interno di questo cambiamento culturale, il recente riconoscimento legislativo dell’obesità come patologia cronica e recidivante rappresenta un traguardo importante, ma deve ora tradursi in risposte concrete per i pazienti. Proprio per questo, iniziative come The Impossible Gym, oggi più che mai, devono continuare: il cammino è ancora lungo e c’è molto da fare per informare, educare e far comprendere alla società il vissuto delle persone con obesità. L’informazione, la consapevolezza e la sinergia tra comunità scientifica, aziende e pazienti possono fare davvero la differenza”.