Biogen archivia un buon primo trimestre 2025 con un fatturato di 2,43 miliardi di dollari, superando le stime degli analisti che si attestavano a 2, 3 miliardi. Una performance che segna un aumento del 6% rispetto al Q1 2024.
Tra i farmaci che hanno caratterizzato il primo positivo quarter del 2025 di Biogen, spicca Skyclarys (omaveloxolone), un farmaco entrato nel portafoglio della pharma USA con l’acquisizione di Reata Pharmaceuticals, realizzata nel settembre 2023 alla cifra di 7,3 miliardi di dollari.
Questo trattamento per l’atassia neurodegenerativa di Friedreich ha generato un fatturato di 124 milioni di dollari nei primi tre mesi del 2025. Approvato negli Stati Uniti, in Europa e nel Regno Unito, Skyclarys è accreditato di un notevole potenziale di crescita. GlobalData prevede vendite per 1,3 miliardi di dollari entro il 2031.
“Sta emergendo nuova Biogen – ha dichiarato il CEO Chris Vibacher in occasione della presentazione dei risultati del Q1 – Nel settore delle malattie rare abbiamo un portafoglio commerciale che stiamo promuovendo attivamente e che ora rappresenta circa il 45% dei nostri ricavi da prodotti. La maggior parte dei farmaci in questo portafoglio ha ancora un lungo percorso di crescita davanti a sé”.
Oltre a Skyclarys, il portafoglio delle malattie rare di Biogen vanta un altro farmaco di punta, Spinraza (nusinersen), trattamento per l’atrofia muscolare spinale che ha portato nelle casse dell’azienda 423,9 milioni nel Q1 2025, a fronte dei 341,3 milioni di dollari del primo trimestre del 2024.
Un’altra area chiave per Biogen è quella della Malattia di Alzheimer, presidiata dall’attesissimo Leqembi (lecanemab), che ad aprile ha ricevuto l’autorizzazione all’immissione in commercio nell’Unione Europea.
Lecanemab è sviluppato congiuntamente da Biogen ed Eisai. Nel Q1 2025 ha totalizzato vendite per 96 milioni di dollari. Gli Stati Uniti – Paese in cui Leqembi ha ottenuto l’approvazione completa nel luglio 2023 – hanno contribuito a questo risultato del farmaco con 52 milioni di dollari.