Schwan, (CEO Roche): nei prossimi quarter ripresa del business farmaceutico

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(Reuters) – All’indomani della comunicazione dei risultati del Q1, Severin Schwan, CEO di Roche, parla di un mercato farmaceutico sconvolto dalla pandemia. Un punto di vista cambiato rispetto a quello ottimistico di metà 2020, fondato sulla previsione che i sistemi sanitari stessero imparando a superare la crisi.

In effetti, c’è voluto più tempo per adattarsi alla situazione, perché le persone hanno annullato le visite mediche per paura del contagio riducendo di conseguenza l’acquisto di farmaci.

Ma secondo Schwan le nebbie potrebbero diradarsi nei prossimi quarter del 2021. “Per il resto dell’anno ci aspettiamo di vedere accelerare la crescita del settore farmaceutico in particolare; con il progredire delle vaccinazioni i pazienti riprenderanno ad andare dal medico”, ha detto il CEO in un colloquio con i giornalisti a margine della presentazione dei dati del Q1.

Le azioni di Roche sono aumentate dell’1,5%, realizzando la migliore performance dell’indice di riferimento del mercato svizzero. Le vendite del primo trimestre hanno raggiunto i 14,9 miliardi di franchi svizzeri (16,3 miliardi di dollari), in calo dell’1% rispetto ai 15,1 miliardi di franchi realizzati nell’anno precedente.

Le vendite di prodotti diagnostici, guidate dalla domanda di test COVID-19, sono aumentate del 55% attestandosi a 4,3 miliardi di franchi, in netto contrasto con il business dei farmaci che ha invece subito un calo del 9% (10,6 miliardi di franchi).

Schwan vede ancora per l’anno in corso una crescita complessiva delle vendite con percentuale a una cifra medio-bassa. Anche l’aumento degli utili per azione dovrebbe ottenere un analogo risultato, aiutato in parte dal fatto che la domanda di test COVID-19 rimarrà consistente anche nei mesi a venire.

Il portafoglio di Roche durante la pandemia è stato sostenuto da Actemra, un farmaco contro l’artrite riproposto per la cura della polmonite da COVID-19. Le entrate registrate da Actemra sono aumentate del 22% attestandosi a 779 milioni di franchi. Anche un cocktail di anticorpi anti-COVID-19 ha fatto la sua parte incassando 166 milioni di franchi.

La pandemia ha inoltre determinato una battuta d’arresto delle sperimentazioni di Roche. L’azienda ha dovuto infatti ritardare uno studio su un farmaco a somministrazione orale, destinato alla cura di COVID-19 in Gran Bretagna, perché l’intensa campagna di vaccinazione nel Regno Unito ha permesso il controllo dell’infezione e di conseguenza reso più difficile arruolare i pazienti per i test.

“Per gli studi abbiamo scelto zone in cui c’era una grande diffusione di COVID-19 e poi, quando eravamo pronti a cominciare, la pandemia si è spostata da qualche altra parte e dobbiamo quindi inseguirla”, ha osservato il capo della divisione farmaci di Roche, Bill Anderson.

Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana Daily Health Industry)

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