Sanofi, rivoluzione robotica nelle linee di produzione

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Negli ultimi cinque anni Sanofi ha speso alcuni miliardi di dollari per creare impianti di fabbricazione digitali che utilizzano robot , allo scopo di migliorare il processo produttivo. Gli impianti di Framingham nel Massachusetts e Geel in Belgio,utilizzano robot o “cobots”, impiegati nelle linee di produzione e anche robot mobili per spostare materiali e attrezzature. Da alcuni anni la robotica sta trovando sempre più posto all’interno della produzione farmaceutica Per questo motivo Sanofi ha dato la priorità alla pianificazione digitale, finanziando la necessaria transizione con parte dei 4,7 miliardi di euro investiti negli ultimi cinque anni per migliorare le capacità produttive. Questo significa che la Pharma spenderà 600 milioni di euro all’anno per incrementare la produzione di farmaci biologici entro il 2020. L’azienda ritiene infatti che il nuovo approccio sia essenziale per soddisfare la domanda di medicinali e per produrre farmaci a basso costo. In effetti i biologici costituiscono una parte sempre più cospicua del portafoglio di medicinali prodotti.
“Vedo la grande possibilità di utilizzare modelli digitali per trasformare il modo in cui pianifichiamo, progettiamo e gestiamo le nostre strutture e la nostra attività dall’inizio e fino alla consegna dei prodotti ai pazienti”, ha dichiarato Philippe Luscan, VP esecutivo degli affari industriali di Sanofi. L’azienda francese ha installato nell’impianto di Geel sensori che misurano più di 5.000 parametri lungo tutto il processo produttivo e in ogni singolo ciclo di produzione. Questi parametri possono essere analizzati per individuare rapidamente e risolvere eventuali problemi. In questo modo è possibile mantenere elevati rendimenti e pianificare anche la manutenzione preventiva dell’apparecchiatura. A Framingham viene sfruttato un sistema flessibile delle strutture in modo che le stesse apparecchiature possano essere utilizzate per ottenere prodotti diversi. Ogni piattaforma è dotata di un computer 3D, chiamato “digital twin”, che controlla tutti i dati e fornisce ai responsabili in tempo reale un quadro d’insieme della situazione che consente loro di apportare modifiche secondo necessità. Una parte di questi progetti è nata all’interno di Sanofi. In generale però la casa farmaceutica lavora con start-up in settori  come quelli della tecnologia dei droni, l’analisi operativa e l’intelligenza artificiale. Uno di questi, iObeya, è stato fondamentale nel fornire strumenti di gestione visiva digitale. Questa trasformazione non può funzionare senza che il personale sia ben formato sulla gestione dei nuovi processi e così negli ultimi tre anni più di 1.100 dipendenti hanno sviluppato una “mentalità digitale e capacità” per poter lavorare con i nuovi sistemi di Sanofi. Infatti i robot eseguono alcune delle attività manuali più ripetitive in precedenza svolte dai lavoratori, di conseguenza il personale è stato formato per l’utilizzo dei computer per migliorare il controllo e il monitoraggio del processo di produzione in tempo reale”Si tratta di un cambiamento significativo per i lavoratori”, ha spiegato un portavoce di Sanofi. Per questo motivo la pharma ha stabilito un iniziale percorso di formazione durante il quale i dipendenti hanno appreso nuove conoscenze scientifiche e nuovi procedimenti per la produzione di medicinali.

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