Ricerca: GSK firma accordo di collaborazione con Università di Palermo per sviluppo nuovi farmaci

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L’Università di Palermo e Gsk hanno siglato un accordo per dare vita ad attività di ricerca con l’obiettivo di sviluppare nuovi farmaci sulla base delle intuizioni dei ricercatori dell’Ateneo siciliano. L’iniziativa è stata presentata oggi in occasione del convegno “La ricerca collaborativa, partnership tra accademia e impresa”, che si è tenuto a Palermo. All’evento hanno preso parte, tra gli altri, il Rettore dell’Università Fabrizio Micari, il Presidente e Ammnistratore Delegato di Gsk Italia Daniele Finocchiaro, il il Direttore Medico e Scientifico di Gsk Giuseppe Recchia.

L’iniziativa si inserisce nell’ambito del percorso di condivisione che “il gruppo farmaceutico – si legge in una nota – porta avanti con le Università, i centri ospedalieri e le charities di tutto il mondo per lo sviluppo di una ricerca collaborativa che si pone come modello ottimale per lo sviluppo rapido di nuovi principi attivi e per lo studio di meccanismi d’azione originali”.

“Questo accordo rappresenta una concreta e straordinaria occasione per il nostro Ateneo e per il nostro territorio -commenta il rettore Micari – I nostri ricercatori sono una una risorsa di eccellenza che in questa joint-venture trovano una condizione ideale.È significativo che la prima azienda farmaceutica italiana per presenza industriale abbia scelto l’Università di Palermo per investire sullo sviluppo dei farmaci del futuro”.

“Una grande industria farmaceutica ha come obiettivo fondamentale la ricerca: noi abbiamo scelto di puntare sulla’Open Innovation’, certi che le grandi sfide possono essere vinte condividendo informazioni e competenze con l’accademia, gli ospedali più avanzati, le charities e per questo oggi Gsk sostiene in Italia circa 25 studi condotti in 400 centri pubblici universitari e non, oltre a 180 studi clinici che ci vedono collaborare direttamente con piu’ di 1600 centri nel nostro Paese  – aggiunge Finocchiaro – La dimostrazione pratica di questo approccio viene dalla messa a punto della prima terapia genica al mondo per l’Ada-Scid che nei giorni scorsi è stata autorizzata in Europa e in Italia e che nasce dalla collaborazione tra Fondazione Telethon, Ospedale San Raffaele di Milano e Gsk”.

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