Oncologia: “pace” tra AstraZeneca e Sandoz per brevetto Faslodex

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Astrazeneca spiana la strada dagli ostacoli per farsi avanti nel mercato delle terapie oncologiche. E lo fa accordandosi con Sandoz (Novartis) nella ‘guerra di brevetto’ tra il suo Faslodex e il generico Fulvestrant. La Corte Federale degli Stati Uniti ha infatti imposto a Sandoz di aspettare il 25 marzo 2019 per avviare il lancio del suo generico, copia del prodotto AstraZeneca indicato per il trattamento del cancro al seno. Il brevetto di Faslodex, approvato nel 2002, scadrà a gennaio 2021.

Ad oggi il farmaco di AstraZeneca è un prodotto ‘top selling’ tra gli oncologici. Solo nel Q1 del 2016 i guadagni in termini di vendite per la big-pharma inglese sono stati di 190 milioni di dollari (704 milioni in tutto il 2015), con una crescita della domanda pari al 24%. Le prospettive di crescita sono ulteriormente migliorate anche grazie all’estensione FDA (marzo 2016) per il trattamento del tumore metastatico al seno in combinazione con un prodotto Pfizer. Dati che hanno fatto diventare Faslodex un prodotto di punta nel piano strategico dell’azienda.

La pipeline
Ma non è solo questo il colpo messo a segno da AztraZeneca. Tra i prodotti di punta c’è anche la pillola per il trattamento del cancro ai polmoni,Tagrisso, approvato a novembre 2015 e che finora ha realizzato 51 milioni di dollari di vendite. Unico neo in questo percorso di crescita è rappresentato dal fallimento del candidato CTLA-4 per il mesotelioma. I successi raggiunti dall’azienda inglese sembrano essere la conferma dell’interesse da parte di AstraZeneca come possibile acquirente di Medivation, il ‘big-deal’ del momento che vede in prima linea Sanofi, con una proposta di 10 miliardi di dollari.

 

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