AstraZeneca: Q2 trascinato dai nuovi farmaci

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“Siamo in un punto cruciale della crescita, con i nostri nuovi prodotti che stanno accelerando e presto supereranno il declino dei vecchi. Ancora qualche trimestre e avremo finito con le scadenze dei brevetti e saremo in un posto molto diverso”. Con queste parole, il CEO di AstraZeneca, Pascal Soriot, invita ancora una volta gli investitori a tenere duro, ma questa volta il messaggio, grazie ai buoni dati del secondo trimestre, sembra aver già sortito effetto, tanto che le azioni della pharma hanno chiuso in rialzo dopo la presentazione dei dati del Q2.

Il quadro
I generici hanno continuato a trascinare giù le vendite del Crestor, con un decremento che è arrivato ormai al 42%. Dall’altro lato, però, le vendite del farmaco per il trattamento del tumore del polmone Tagrisso sono salite del 77%, a 422 milioni di dollari nel trimestre, e quelle dell’immuno-oncologico Imfinzi sono quasi raddoppiate rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Le entrate per quest’ultimo prodotto sono arrivate a 122 milioni di dollari nel Q2 grazie anche a una nuova indicazione per il tumore del polmone, totalizzando 184 milioni di dollari di vendite nel primo semestre 2018. Anche il primo biologico per il trattamento di malattie respiratorie, Fasenra, ha avuto un buon successo, riuscendo a recuperare il ritardo su Nucala di GSK. Il farmaco di AstraZeneca ha generato 86 milioni di dollari nel primo semestre, di cui 65 milioni solo nel Q2.

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