AstraZeneca/MSD: tumore del pancreas, Lynparza raddoppia PFS

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(Reuters Health) – Nei pazienti con tumore del pancreas portatori di una mutazione a livello del gene BRCA il trattamento con l’inibitore PARP Lynparza (olaparib), di AstraZeneca e MSD, ha raddoppiato il tempo della sopravvivenza senza progressione della malattia rispetto al placebo.

È quanto emerge da una sperimentazione presentata all’ASCO annual meeting, in corso a Chicago (USA).

Le mutazioni a livello di BRCA sono generalmente presenti nei tumori di seno e ovaio, ma possono manifestarsi anche in altre forme di cancro. Olaparib è stato testato su 154 pazienti con carcinoma pancreatico metastatico il cui tumore non era progredito dopo chemioterapia. Tra i pazienti trattati con la terapia in studio, la malattia progrediva dopo una media di 7,4 mesi contro i 3,8 dei pazienti trattati con placebo.

La mutazione si ritrova nel 6-7% dei pazienti con tumore del pancreas; i risultati vanno ad avvalorare le linee guida che consigliano di eseguire il test BRCA in tutti i pazienti con carcinoma pancreatico, secondo quanto sottolineato da Eileen O’Reilly, del Memorial Sloan Ketering Cancer Center di New York, che ha aiutato a portare avanti la sperimentazione. Un’analisi ad interim avrebbe evidenziato che non ci sarebbe però alcuna differenza significativa in termini di sopravvivenza globale.

AstraZeneca e MSD aspettano, nella seconda metà di quest’anno, i risultati dello studio di Lynparza nel cancro della prostata con mutazioni BRCA, con sperimentazioni in corso sul trattamento del cancro a endometrio e polmone.

Fonte: ASCO 2019
(Versione italiana per Daily Health Industry)

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