Alexion, 2019 anno di trasformazione

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Per Alexion il 2019 sarà un anno di trasformazione.  Dal trattamento di malattie ultra-rare, infatti, l’azienda vorrebbe arrivare alle terapie per malattie rare e sa che per attuare questo cambio di strategia deve partire dal prezzo dei suoi farmaci.

Questo, in sintesi, il senso del discorso che il CEO Ludwig Hantson, ha pronunciato in occasion della J. P. Morgan Healthcare Conference di San Francisco.

Il farmaco più venduto di Alexion, Soliris, ha recentemente avuto l’ok per l’uso nella miastenia grave generalizzata e l’azienda sta lavorando per ottenere l’approvazione anche nel trattamento delle neuromieliti ottiche recidivanti, patologie che non sono così rare come gli obiettivi a cui puntava inizialmente.

Soliris, infatti, è stato originariamente approvato per il trattamento dell’emoglobinuria parossistica notturna (EPN) e della sindrome emolitico-uremica atipica, e rientra e nella lista dei farmaci più costosi, ma Hantson, che è arrivato alla guida di Alexion nel 2017, non vuole che l’azienda venga ricordata per questo.

Così, Alexion ha deciso di scontare del 10% le dosi di mantenimento di Ultomiris, il farmaco di follow-up che segue il trattamento con Soliris e che ha avuto l’ok della FDA il mese scorso per la EPN.

Allo stesso tempo, con lo sconto praticato, Alexion spera che i pazienti con EPN attualmente in cura con Soliris passino alla terapia con Ultomiris.

L’azienda ha fissato un target elevato di conversioni, puntando al 70% dei pazienti con EPN entro il 2020.

Una strategia che rientra anche nell’obiettivo dell’azienda di sviluppare, in futuro, terapie per la sclerosi laterale amiotrofica e la sclerosi multipla primariamente progressiva.

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