Nel terzo trimestre 2025 Eli Lilly conferma la leadership mondiale nel mercato dei farmaci anti-obesità e anti-diabete, grazie alle performance straordinarie di Zepbound e Mounjaro (tirzepatide), che insieme hanno generato vendite per 10,1 miliardi di dollari.
Le vendite complessive dell’azienda di Indianapolis hanno raggiunto i 17,6 miliardi di dollari, in crescita del 54% su base annua, spingendola ad aggiornare le stime per l’intero 2025 a 63–63,5 miliardi, rispetto alla precedente forchetta di 60–62 miliardi.
Nel dettaglio, Zepbound ha registrato vendite per 3,6 miliardi di dollari, in aumento del 185% rispetto al terzo trimestre 2024, nonostante l’esclusione dal formulario di CVS Caremark, principale pharmacy benefit manager statunitense.
Mounjaro ha invece raggiunto i 6,5 miliardi di dollari, con una crescita del 109% anno su anno, superando di circa 1 miliardo le stime di mercato. Eli Lilly punta ora a consolidare la propria posizione con l’arrivo, previsto per il 2026, del GLP-1 orale orforglipron, per il quale investirà 1,2 miliardi nello stabilimento di Porto Rico.
Più contenuti, ma comunque positivi, i risultati di Verzenio (abemaciclib) per il carcinoma mammario, che cresce del 7% arrivando a 1,47 miliardi di dollari. L’azienda ha però deciso di interrompere lo sviluppo del farmaco nell’indicazione per pazienti con carcinoma mammario metastatico già trattate con un altro inibitore CDK4/6. Lo studio “PostMONARCH” ha fornito risultati statisticamente positivi ma non rilevanti ai fini dell’estensione della terapia.
Un trimestre quindi “forte su tutta la linea”, come hanno sottolineato dagli analisti di Citi – braccio di ricerca e analisi finanziaria di Citigroup – a conferma della crescita esplosiva di Eli Lilly nel mercato dell’obesità e della solidità della strategia di diversificazione della pharma USA.

 
                                         
			
 
                                 
                                 
                                