Liberare capitale da reinvestire negli USA e fermare le acquisizioni di società americane: sono questi gli obiettivi riforma fiscale che Trump si sta preparando a varare negli Stati Uniti. La proposta del presidente USA va incontro alla richiesta che i CEO di sedici aziende farmaceutiche americane hanno espressamente avanzato al Congresso USA con una lettera inviata martedì 21 febbraio. Tra i top manager firmatari della richiesta figurano Ian Read, di Pfizer, David Ricks, di Eli Lilly, Ken Frazier, di Merck, e Mark Alles, di Celgene. La riforma dovrebbe prevedere la riduzione delle tasse e agevolazioni per il rientro dei capitali guadagnati all’estero. Ma ci sono anche voci dissonanti. Durante la J. P. Morgan Healthcare Conference, che si è svolta a gennaio, il CEO di Johnson & Johnson, Alex Gorsky, aveva evidenziato potenziali rischi da questa riforma per la sua azienda. “Ci saranno cose che ci piaceranno, ma ce ne saranno altre che non necessariamente ci andranno bene. Alla fine – aveva sottolineato Gorsky – per alcune aziende come J&J le tasse potrebbero aumentare”.
Notizie correlate
-
AIFA, nuovi criteri per il riconoscimento dell’innovatività terapeutica dei farmaci
L’AIFA riscrive i requisiti per il riconoscimento dell’innovatività terapeutica,... -
OMS: linee guida per l’uso semestrale di lenacapavir (HIV)
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato lunedì 14 luglio... -
Biosimilari, Samsung Bioepis lancia l’allarme: senza nuove politiche, l’Europa rischia il vuoto competitivo
L’Europa rischia di rimanere senza concorrenza nel settore dei...