C’è un luogo in cui, nel cuore dell’Italia, la parola ‘innovazione’ si trasforma in azione concreta. È lo stabilimento Sanofi di Scoppito, in Abruzzo, dove scienza, nuove tecnologie, intelligenza artificiale e talento umano si fondono per trasformare l’approccio farmaceutico alle malattie più complesse. In questo sito, uno dei più avanzati del network produttivo globale dell’azienda, l’innovazione raggiunge il suo apice con il Columbus High Potent Workshop, un reparto di nuova generazione dedicato alla produzione di small molecules, destinate a cambiare la storia di patologie ad alto impatto sociale.
Il Columbus High Potent Workshop
Tra il 2020 e il 2022 Sanofi ha investito quasi 50 milioni di euro per modernizzare il sito, ai quali si sono aggiunti altri 7,3 milioni nel 2024 per rafforzare capacità produttiva, sicurezza e sostenibilità. Il cuore pulsante di questa trasformazione è proprio il Columbus: “Un ambiente completamente digitalizzato, dove realtà aumentata, dati in tempo reale e modelli predittivi ‘Formula 1’, sviluppati in collaborazione con McLaren Racing, consentono di accelerare in modo sensibile il passaggio dalla ricerca alla produzione industriale in larga scala – spiega Alessandro Casu, Direttore dello stabilimento Sanofi Scoppito – Il reparto si distingue per l’elevato livello di sicurezza e per l’uso di tecnologie a basso impatto ambientale”.
L’intero progetto è stato messo in piedi in meno di 24 mesi ed anche in questo caso realtà virtuale e intelligenza artificiale sono stati alleati fedeli degli esperti che hanno realizzato l’opera: “Attraverso la creazione di un gemello digitale abbiamo potuto sia istruire i nostri operatori sull’utilizzo delle strumentazioni del Columbus – prima ancora che fossero messe realmente in funzione – e, soprattutto, individuare eventuali falle del sistema, ‘riparandole’ prima che il reparto aprisse i battenti”, racconta Casu. Ancora una volta il connubio tra l’intelligenza artificiale e quella umana ha permesso non solo di ottimizzare i tempi, ma anche di garantire sicurezza ed efficacia.
Il Report d’Impatto 2024
Il Columbus High Potent Workshop è stato presentato nel corso dell’evento “L’impatto dell’innovazione farmaceutica per la competitività e la crescita del Paese: l’eccellenza di Sanofi a Scoppito”, organizzato in occasione della pubblicazione del Report d’Impatto 2024 realizzato con la collaborazione di KPMG Italia. L’incontro, patrocinato dal Senato della Repubblica, ha riunito rappresentanti delle istituzioni, del mondo economico e della comunità scientifica, per discutere come rafforzare l’ecosistema dell’innovazione nelle Scienze della Vita e favorire la collaborazione pubblico-privato.
Al centro del confronto, la traiettoria del sito di Scoppito: un hub biotecnologico d’avanguardia che dimostra come la sinergia tra intelligenza artificiale, competenze specialistiche e vocazione immunologica possa accelerare l’accesso alle terapie trasformative e generare occupazione qualificata. “Sanofi Scoppito rappresenta un pezzo importante della storia industriale italiana – commenta il Senatore Guido Liris, Presidente dell’Intergruppo parlamentare Aree interne, Comuni montani e Isole minori -. L’export farmaceutico è oggi uno dei pilastri del nostro Paese. Investire nell’innovazione sanitaria significa investire nel futuro dei territori, soprattutto di quelli interni, che possono diventare laboratori di sviluppo sostenibile e tecnologico. La realtà di Scoppito dimostra che l’innovazione farmaceutica genera crescita, occupazione e benessere diffuso. In Parlamento lavoriamo per garantire che queste traiettorie restino sostenibili e capaci di colmare i divari territoriali”.
Il valore economico e sociale: i numeri del Report
I dati presentati nel Report d’Impatto Sanofi Italia 2024 offrono una fotografia chiara del contributo dell’azienda all’economia e alla società. Nel 2024, il valore complessivo generato – diretto, indiretto e indotto – ha raggiunto 505 milioni di euro, pari allo 0,02% del PIL nazionale. Le attività dell’azienda hanno attivato 4.184 posti di lavoro: 1.446 diretti, 2.150 lungo la filiera e 588 nell’indotto, con un effetto moltiplicatore di due occupati aggiuntivi per ogni dipendente Sanofi.
Anche la distribuzione di reddito è significativa: 195 milioni di euro tra salari e stipendi, a beneficio di migliaia di famiglie. L’attenzione alle persone è un pilastro della strategia aziendale: nel 2024 Sanofi ha investito 1,6 milioni di euro in formazione, con 81.500 ore di training, equivalenti a 56 ore per dipendente, e un valore generato stimato di 3,8 milioni di euro in benefici attesi. “Per ogni euro investito in ricerca, manifattura d’eccellenza e competenze, generiamo quasi tre euro di valore per la collettività – spiega Marcello Cattani, Presidente e Amministratore Delegato di Sanofi Italia e Malta – Nel 2024 il nostro impatto sull’economia italiana è stato di 505 milioni di euro. L’innovazione, per noi, è crescita e salute: un motore di benessere collettivo e di valore per il Sistema Italia e per l’Europa”.
Le Life Sciences
Una sessione dell’evento è stata dedicata a “l’importanza delle Life Sciences per l’Italia e per la Regione Abruzzo”, con testimonianze che hanno ribadito la centralità del settore come leva strategica per la competitività nazionale. “La nostra missione è cambiare la storia delle malattie, mettendo le persone al centro – assicura Fulvia Filippini, Head of Public Affairs Sanofi Italia e Malta – Nel 2024 abbiamo investito oltre 7 miliardi di euro in ricerca e sviluppo, un settore che l’intelligenza artificiale sta rivoluzionando. Collaboriamo sempre più con le associazioni dei pazienti, integrando i loro input nel percorso di sviluppo dei farmaci”.
Sulla stessa linea, l’On. Michele Picaro, membro della Commissione Sanità Pubblica del Parlamento Europeo: “La ricerca e l’innovazione sono una leva strategica per la crescita del Paese – osserva – Stiamo lavorando per aggiornare norme ormai superate, così da rendere più rapido ed efficace il percorso dell’innovazione in Europa”.
Per Francesco Saverio Mennini, Capo Dipartimento del Ministero della Salute, “l’innovazione non va considerata un costo, ma un investimento che riduce i costi del SSN e migliora la produttività del Paese. Garantire accesso rapido ai farmaci innovativi significa migliorare la vita dei pazienti. Stiamo riducendo i tempi di attesa e rafforzando i fondi per la prevenzione e la ricerca, anche contro l’antimicrobico-resistenza. I progressi sono significativi, ma dobbiamo continuare a investire in questa direzione”.
Fausta Bergamotto, Sottosegretario al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, è convinta che “le ‘Scienze della Vita’ rappresentino un motore di competitività e attrazione di investimenti. Nella nuova Strategia Industriale nazionale, la farmaceutica e il biomedicale sono comparti prioritari, capaci di unire innovazione, occupazione qualificata e sicurezza. L’esperienza dell’Abruzzo, con eccellenze come Sanofi Scoppito, rafforza il ruolo dell’Italia nel panorama europeo”.
Uno sguardo al futuro: immunologia, ricerca e collaborazione
Lo sguardo al futuro è chiaro: Sanofi punta a diventare leader globale nell’immunologia entro il 2030. Nel 2024 ha investito 45,2 milioni di euro in ricerca e sviluppo in Italia, generando 133 milioni di euro di impatto complessivo sul Sistema Sanitario Nazionale, con un effetto leva di quasi 3 euro per ogni euro investito. “I pazienti sono la nostra stella polare. Stiamo sviluppando soluzioni per malattie autoimmuni e rare, lavorando anche su vaccini tradizionali e su piattaforme mRna”, commenta Daniela Ottini, Head of M&S for Specialty Care GBU di Sanofi.
Innovazione e sostenibilità: due volti della stessa strategia
L’impegno per la salute si affianca a quello per il pianeta. Sanofi ha tracciato una roadmap per raggiungere la neutralità carbonica entro il 2030 e le zero emissioni nette entro il 2045. Tutti i siti italiani utilizzano oggi 100% di energia elettrica da fonti rinnovabili e hanno implementato progetti di efficienza energetica.
Dal 2019, le emissioni di CO₂ si sono ridotte del 37% ad Anagni e del 34% a Scoppito, con benefici ambientali stimati in 1,9 milioni di euro. Inoltre, dal 2026 sarà operativo un impianto fotovoltaico di 100mila metri quadrati per alimentare lo stabilimento di Anagni. “Investire in sanità genera risparmi. Dobbiamo continuare su due direttrici: consolidare ciò che di buono è stato fatto finora e assicurare fondi stabili, al di fuori della legge Finanziaria. Occorre anche snellire la burocrazia per garantire che l’innovazione arrivi più rapidamente ai pazienti”, conclude Marcello Cattani.
Dallo stabilimento di Scoppito emerge così un messaggio chiaro: l’innovazione è una scelta strategica, capace di creare valore, sostenere la competitività e migliorare la vita delle persone. È qui che la scienza incontra l’azione e che l’Italia mostra il meglio del proprio potenziale.
di Isabella Faggiano