Cosa sarebbe accaduto se Dante Alighieri, nel mezzo del cammin di sua vita, avesse ricevuto una diagnosi di cancro? E se la stessa sorte fosse toccata alla Fata Turchina di Pinocchio?
Entrambi hanno una missione da compiere – raccontare il destino delle anime e dare un’anima a un bambino – ma le loro storie, in questa nuova prospettiva, potrebbero contenere un capitolo inaspettato. Come andrebbe a finire?
A immaginarlo sono le illustrazioni di Elena Triolo e Roberta Guzzardi, che nell’ambito della campagna internazionale Part of the Story di Pfizer svelano lati inediti e profondamente umani di due personaggi che pensavamo di conoscere. Dante e la Fata Turchina, privi di Beatrice e della bacchetta magica, si ritrovano ad affrontare la malattia facendo appello solo alla loro forza interiore.
“Entrambi i miei genitori hanno affrontato il cancro – racconta Roberta Guzzardi, psicologa, psicoterapeuta e illustratrice – e in quel percorso ho vissuto la delicatezza e il peso psicologico che una diagnosi porta con sé, non solo per chi ne è colpito, ma anche per chi gli sta accanto. Come psicoterapeuta credo sia fondamentale aiutare le persone a non lasciare che la malattia occupi ogni spazio della loro esistenza, ma a mantenere un luogo interiore libero e vitale. Ho scelto di rappresentare Dante alle soglie del suo viaggio ultraterreno per mostrare come anche un momento totalizzante possa trasformarsi in occasione di cambiamento, di riscoperta dei valori e dei legami più autentici”.
“Quando mi è stato proposto di partecipare al progetto avevo da poco perso mio padre a causa di un tumore – aggiunge Elena Triolo, fumettista e illustratrice – Disegnare un capitolo “inedito” della storia di Pinocchio mi ha permesso di dare voce a emozioni che avrei voluto qualcuno condividesse con me in quel periodo”.
Part of the Story ricorda a tutti che, così come per Dante e la Fata Turchina, quando si affronta il cancro in prima persona o si è accanto a chi lo vive, ci sono ancora pagine da scrivere, fatte di relazioni, sogni e piccole o grandi conquiste quotidiane. La malattia può lasciare un segno profondo, ma non racchiude mai l’intera essenza di una persona: è solo parte della storia.
Ognuno porta con sé un vissuto, desideri e passioni che precedono la malattia, e il percorso oncologico non cancella ciò che si è stati, né preclude la possibilità di andare avanti.
Per una nuova narrazione del cancro
I progressi della ricerca hanno aperto nuove possibilità terapeutiche, in grado di prolungare la sopravvivenza e migliorare la qualità di vita delle persone con una diagnosi di cancro. Eppure, la narrazione pubblica resta spesso polarizzata tra “malattia terminale” e “guarigione miracolosa”, trascurando la realtà di chi convive quotidianamente con la malattia.
Integrare il cancro in storie e illustrazioni contribuisce a trasformare ciò che spaventa in un elemento comprensibile e condiviso del vissuto collettivo. Un cambio di prospettiva che diventa urgente se si pensa che, a livello globale, le diagnosi di cancro tra gli under 50 sono aumentate del 79% nel 2019 rispetto al 1990, e che in Italia si stimano circa 390.700 nuove diagnosi ogni anno, con oltre 3,7 milioni di persone che convivono con la malattia.
Da questa esigenza di raccontare la complessità è nata la campagna Part of the Story, declinata nei diversi Paesi con linguaggi e riferimenti culturali locali. Se nel Regno Unito i protagonisti sono stati Sherlock Holmes e Watson, in Italia Pfizer ha scelto Dante Alighieri e la Fata Turchina.
Attraverso linguaggi creativi e rimandi letterari, la campagna invita a riconoscere la complessità di chi convive ogni giorno con la malattia, senza esserne definito, perché la diagnosi non esaurisce la storia di una persona: è solo un capitolo.
“Sappiamo quanto sia urgente portare innovazioni in grado di cambiare la vita dei pazienti – dichiara Marco Provera, Oncology Lead Pfizer Italia – e acceleriamo ricerca e sviluppo per offrire nuove opzioni terapeutiche. Con Part of the Story vogliamo ricordare che il cancro può far parte della vita, ma non deve mai diventarne l’intera storia. È importante raccontare anche esperienze, relazioni e aspirazioni che vanno oltre la diagnosi: perché dietro la malattia c’è sempre una persona, con la sua vita e i suoi sogni”.
Le illustrazioni di Elena Triolo e Roberta Guzzardi saranno pubblicate sul profilo Instagram di Pfizer (https://www.instagram.com/pfizer.italia/) a partire dal 23 ottobre, con una nuova “striscia” a settimana fino alla fine di novembre, in occasione dei due mesi dedicati alla sensibilizzazione sui tumori femminili e maschili più frequenti.