Pfizer, al rialzo le stime 2025: Comirnaty tiene, Vyndaqel ed Eliquis spingono la ripresa

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Dopo un secondo trimestre superiore alle attese, Pfizer ha rivisto al rialzo le previsioni di utile per l’intero anno fiscale 2025. A sostenere la performance della multinazionale, tre driver chiave: il contenimento dei costi, la solida tenuta del vaccino anti-Covid Comirnaty e la crescita costante dei farmaci Vyndaqel ed Eliquis.

Ricavi e utili sopra le stime
Nel secondo trimestre dell’anno, la pharma USA ha registrato ricavi per 14,65 miliardi di dollari, in aumento del 10% su base annua.

L’utile per azione (EPS) rettificato è stato pari a 0,78 dollari, ben al di sopra delle attese degli analisti, ferme a 0,58.

Sulla base di questi risultati, l’azienda ha aggiornato la guidance per il 2025, portando le stime di utile per azione a una forchetta compresa tra 2,90 e 3,10 dollari, rispetto ai 2,80–3,00 precedentemente annunciati.

Comirnaty ancora rilevante
Nonostante il generale rallentamento della domanda per i vaccini anti-Covid, Comirnaty, sviluppato con BioNTech, ha mantenuto una presenza significativa in mercati selezionati, generando 381 milioni di dollari nel trimestre. Un risultato favorito dall’introduzione di formulazioni aggiornate contro le nuove varianti e da campagne vaccinali rivolte alle fasce più fragili.

Vyndaqel ed Eliquis consolidano la crescita
Vyndaqel (tafamidis), indicato per la cardiomiopatia da amiloidosi da transtiretina (ATTR-CM), ha fatto registrare un aumento delle vendite del 21% rispetto allo stesso periodo del 2024, per un totale di 1,62 miliardi di dollari. Anche Eliquis (apixaban), co-sviluppato con Bristol-Myers Squibb, ha prodotti ricavi solidi per circa 2 miliardi, confermando la sua posizione di leadership nel segmento dei farmaci anticoagulanti.

Piano di efficienza da 4,5 miliardi entro l’anno
Il programma di ristrutturazione interna avviato da Pfizer nel 2024 prosegue in linea con gli obiettivi. Il CEO Albert Bourla ha confermato che il piano punta a generare 4,5 miliardi di dollari di risparmi netti entro fine 2025, come parte di una più ampia strategia che prevede un totale di 7,2 miliardi  risparmiati entro il 2027. Gli interventi includono la razionalizzazione della pipeline, la riduzione delle sedi operative e le dismissioni selettive.

Reazione positiva in Borsa
Il titolo Pfizer ha reagito positivamente ai risultati, guadagnando oltre il 3% a Wall Street nella giornata di martedì 5 agosto, con un prezzo in chiusura compreso tra 24,20 e 24,75 dollari per azione. Gli analisti prevedono ora un secondo semestre in ulteriore ripresa, anche grazie ai prossimi lanci nell’area oncologica e all’espansione del portafoglio basato su tecnologia mRNA non Covid.

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