Novo Nordisk ha deciso di investire fino a 2,1 miliardi di dollari per sviluppare un trattamento sperimentale destinato ad alcune malattie rare del sangue e dei reni. Il candidato è stato messo a punto dalla biotech statunitense Omeros.
L’accordo prevede un pagamento iniziale di 340 milioni di dollari, comprensivo di milestone a breve termine, in cambio dei diritti globali esclusivi di sviluppo e commercializzazione del candidato, denominato zaltenibart.
Se il candidato dovesse raggiungere una serie di obiettivi regolatori e commerciali, Omeros potrà ricevere ulteriori tranche economiche fino al tetto massimo di 2,1 miliardi di dollari, oltre a royalties sulle vendite future.
Il farmaco agisce su una componente del sistema del complemento, parte del sistema immunitario che, se iperattivata, può innescare malattie autoimmuni come l’emoglobinuria parossistica notturna (PNH) e la nefropatia da IgA.
A differenza delle terapie già in commercio, zaltenibart agisce bloccando la proteina MASP-3. Secondo Omeros, questo meccanismo potrebbe offrire vantaggi nel trattamento della PNH, prevenendo la distruzione dei globuli rossi sia all’interno che all’esterno dei vasi sanguigni.
Alla chiusura dell’accordo Novo Nordisk avvierà uno studio di Fase 3 su zaltenibart nella PNH, esplorando in parallelo l’efficacia del farmaco in altre patologie rare.