Immunoncologia: a Big Pharma piace la biotech Tesaro

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(Reuters Health) – Secondo alcuni rumors d’Oltreoceano, il desiderio non confessato di molte big pharma sarebbe l’acquisto di Tesaro Inc. La biotech statunitense starebbe infatti valutando, insieme con alcune banche di investimento, le manifestazioni d’interesse ricevute. Le offerte, comunque, non sarebbero ancora ritenute adeguate, soprattutto in relazione alle potenzialità e alle prospettive di Niraparib, un inibitore PARP efficace nei  tumori dell’ovaio e del seno, molto vicino anche all’indicazione terapeutica di mantenimento nelle pazienti già affette da cancro ovarico. Gli analisti dicono che le vendite di questo inibitore PARP potrebbero superare i 3 miliardi di dollari. A rafforzare ulteriormente la posizione di Niraparib c’è la designazione fast track, ricevuta lo scorso anno dalla FDA, che aumenta le probabilità che l’estensione di indicazione del farmaco sia effettiva già dal 2018. Infine, un altro elemento che potrebbe rendere ulteriormente appetibile Tesaro: dal 2016, in virtù di un accordo stipulato con MSD, è in fase di studio la combo Niraparib-Keytruda. Non resta che attendere.

Fonte: Reuters Health News

(Versione italiana per Daily Health News)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’anno scorso, Tesaro stipulato una partnership con la società farmaceutica Merck & Co Inc per studiare gli effetti dell’utilizzo NCopyright Thomson R

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