Quando, a fine 2016, Gilead promosse James Meyers a executive VP delle operazioni commerciali mondiali, affidò a un veterano del settore una serie di difficili mansioni di marketing. Ma ora Meyers, inaspettatamente, si ritira, lasciando Gilead senza un responsabile operativo in un momento in cui l’azienda sta affrontando una serie di sfide che riguardano il suo portafoglio di prodotti nel settore delle malattie infettive e in quello oncologico. Gilead ha annunciato giovedì scorso che, dopo aver preso un “breve congedo per motivi familiari”, Meyers ha deciso di andare in pensione. La società sta cercando il suo successore ,mentre Meyers continuerà, in questa fase, a lavorare come consulente. La notizia dell’abbandono di Meyers arriva appena due settimane dopo il forecast di Gilead sulle vendite dei prodotti per ’epatite C, che saranno inferiori alle aspettative. La vendite dei blockbuster Sovaldi e Harvoni, si attesteranno tra i 3,5 e i 4 miliardi di dollari, significativamente al di sotto della previsione degli analisti (5 miliardi di dollari). Il sostituto di Meyers dovrà fare i conti con le sfide sui prezzi; il farmaco rivale dei blockbuster di Gilead, Mavyret di AbbVie, è stato lanciato negli USA al costo di 13.200 dollari per ciclo terapeutico, mentre Sovaldi è venduto a 28.000 e Harvoni a 31.500 dollari. Gilead ha fatto un grande passo verso la diversificazione della sua pipeline lo scorso agosto. Ha infatti acquistato Kite Pharma per 12 miliardi di dollari. Kite ha ottenuto a ottobre l’approvazione della FDA per Yescarta, trattamento CAR-T contro i linfomi. La terapia cellulare personalizzata costa 373.000 dollari.
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