Eli Lilly: Mounjaro e Zepbound mettono il turbo al Q2

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Q2 stellare per Eli Lilly. Le vendite del farmaco anti-obesità Zepbound e di Mounjaro, indicato per il diabete di tipo 2, hanno fatto registrare incrementi rispettivamente del 172% e del 68%. I due farmaci a base di tirzepatide hanno generato complessivamente 8,57 miliardi di dollari nel secondo trimestre dell’anno, praticamente il doppio rispetto al Q2 2024, quando avevano portato nelle casse di Eli Lilly 4,33 miliardi.

Il contributo di Mounjaro e Zepbound ha spinto i ricavi trimestrali complessivi a 15,56 miliardi di dollari, con un +38% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

L’azienda di Indianapolis ha rivisto al rialzo le stime di fatturato annuo, ora comprese tra 60 e 62 miliardi di dollari, rispetto ai 58–61 miliardi previsti a inizio anno.

Come il resto dell’industria farmaceutica, Eli Lilly è impegnata a fronteggiare le riforme sui prezzi volute dal presidente USA Donald Trump.

Il CEO David Ricks, durante la conference call di presentazione dei risultati del Q2, ha dichiarato di sostenere la posizione dell’amministrazione Trump, secondo cui i costi della ricerca medica debbano essere condivisi in modo più equo tra i Paesi sviluppati.

Ricks ha inoltre evidenziato le distorsioni del mercato farmaceutico statunitense, che trasferiscono costi sui pazienti e aumentano la burocrazia.

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