Dipendenza dagli API cinesi: gli Stati Uniti tra vulnerabilità e nuove strategie

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Gli Stati Uniti sono sempre più vulnerabili al dominio cinese nella produzione di principi attivi farmaceutici (API). Lo evidenzia un nuovo rapporto della US-China Economic and Security Review Commission (USCC), una commissione del Congresso statunitense incaricata di monitorare l’impatto economico e di sicurezza della crescita della Cina e di fornire al Parlamento raccomandazioni politiche e rapporti annuali. Secondo il documento, Pechino potrebbe, se lo volesse, limitare l’accesso agli API, privando i cittadini statunitensi di farmaci salvavita e causando danni significativi all’economia a stelle e strisce.

Oggi circa un quarto dei farmaci utilizzati negli USA dipende da principi provenienti direttamente dalla Cina, o indirettamente attraverso altri Paesi come l’India. La Cina controlla da anni circa tre quarti del mercato mondiale di API e ingredienti farmaceutici intermedi, ma le tensioni commerciali emerse con la seconda amministrazione Trump hanno aumentato il rischio di utilizzo strategico di questa dipendenza, come già visto in settori come le terre rare per l’elettronica.

Il rapporto della USCC evidenzia, inoltre, la crescente influenza cinese in altri segmenti dell’industria farmaceutica, dalla ricerca e sviluppo conto terzi alla produzione avanzata.

Per ridurre questa vulnerabilità, il documento propone di riconoscere alla FDA il potere di richiedere ai produttori di farmaci di segnalare volume e origine finale degli API utilizzati negli USA: questi dati potrebbero confluire in rapporti riservati sulle criticità del sistema. Anche i Centers for Medicare & Medicaid Services (CMS) dovrebbero entrare in campo, valutando misure di approvvigionamento e rimborso per proteggere i mercati domestici e quelli dei Paesi alleati.

Il documento della USCC ritrae dunque uno scenario chiaro: gli Stati Uniti dipenderanno sempre più dalla Cina per le innovazioni biotecnologiche più avanzate, le apparecchiature di bioproduzione e i biomateriali. Uno scenario che richiama l’urgenza di una strategia nazionale per salvaguardare la sicurezza sanitaria e industriale.

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