Novartis prosegue nella sua ricerca di partner “digitali”. Dopo aver avviato proficue collaborazioni con Qualcomm e Google, la big pharma svizzera vuole stringere accordi con altri partner per cercare soluzioni a temi caldi quali la riduzione dei costi di sviluppo dei farmaci e l’ottimizzazione dei dati che vengono dai pazienti e da altri stakeholder. In particolare, l’attenzione del CEO Joe Jimenez è rivolta alla gestione e all’accesisbilità delle piattaforme digitali. Un settore nel quale sono entrate in competizione altre big pharma. A settembre 2016 Sanofi ha stretto una partnership con Veriliy, il life sciences arm di Google, per Onduo, un progetto mirato alla gestione del diabete. AstraZeneca e Boehringer Ingelheim stanno lavorando sulla raccolta dei dati clinici di un inalatore “intelligente” indicato nella BPCO. Novartis ha avviato complessivamente 20 trial che prevedono l’uso di sensori e altri dispositivi digitali. “Siamo leader nel settore dei progetti tecnologici – dice Vas Narasimhan, CMO di Novartis – e siamo tra le aziende mondiali che investono di più in Ricerca e Sviluppo”.
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