Clovis Oncology: è lei la protagonista del prossimo deal?

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Dopo l’acquisto per 5,1 miliardi di dollari di Tesaro da parte di GlaxoSmithKline, che voleva aggiungere nella propria pipeline gli inibitori PARP, gli analisti hanno cominciato a ipotizzare che anche Clovis Oncology, anch’essa specializzata in inibitori PARP, possa ricevere presto un’offerta.

E il CEO dell’azienda americana, Patrick Mahaffy, intervenendo alla J. P. Morgan Healthcare Conference, ha fatto capire che è pronto a concludere un affare del genere.

La Conferenza si era aperta con la notizia che Eli Lilly acquisiva Loxo Oncology per otto miliardi di dollari, un’operazione annunciata solo quattro giorni dopo la presentazione della megafusione dell’anno tra BMS e Celgene, per 74 miliardi di dollari.

Questi annunci non solo hanno dimostrato che le operazioni di M&A sono ripartite, ma anche che il settore oncologico è tra i più apprezzati dal mercato farmaceutico.

Clovis potrebbe essere interessata a un partner che commercializzi il suo principale prodotto, la terapia contro il cancro ovarico Rubraca.

Clovis ha faticato per distinguere il suo prodotto dai competitors. E ha cominciato a perdere azioni quando ha annunciato che le vendite di Rubraca nel terzo trimestre dello scorso anno erano di 22,8 milioni di dollari, molto meno delle stime dagli analisti, che si attestavano di 31,3 milioni di dollari.

E questo nonostante le sperimentazioni cliniche abbiano mostrato un miglioramento della sopravvivenza libera da progressione con Rubraca.

Secondo Mahaffy, Clovis dovrebbe cambiare strategia di marketing per il suo prodotto, puntando sulla riduzione del tumore nel tempo piuttosto che sulla sopravvivenza libera da progressione.

Nel frattempo, l’azienda americana sta puntando ad avere l’approvazione di Rubraca nel trattamento del cancro della prostata, richiesta che potrebbe essere presentata dall’azienda entro la fine di quest’anno.

Un’approvazione che farebbe salire Clovis di una posizione rispetto ai competitors.

In ogni caso, Mahaffy ha sottolineato che, nell’attesa di eventuali proposte, l’azienda si impegnerà a “creare valore”.

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