La rivista Lancet, in collaborazione con il Lown Institute di Boston, ha pubblicato una serie di articoli scritti da 27 esperti internazionali, che delineano una vera e propria “mappa dell’appropriatezza” nel mondo. Dagli articoli emergono diversi esempi: dai 500mila casi di tumore della tiroide che subiscono un eccesso di trattamento ai sei milioni di cesarei di troppo, metà dei quali in Cina e Brasile, al 26% di sostituzioni dell’anca inutili in Spagna. Per l’Italia viene citato ad esempio il fatto che il 22% delle angioplastiche e il 30% delle angiografie sono inappropriate, o che il 9% dei bambini ricoverati per diarrea riceve antibiotici inutili, o ancora un uso eccessivo delle endoscopie, comune a tutto il mondo occidentale con tassi che vanno dal 16 al 33% dei casi. Fra le procedure sottoutilizzate ci sono l’uso di steroidi in gravidanza per ridurre il rischio di morte pretermine, ma anche il mancato accesso a farmaci salvavita come quelli per alcuni tumori o, in Africa, per l’Hiv. Da questa lavoro emerge la proposta di una maggiore attenzione alla relazione fra medico e paziente, con ruolo più attivo del medico nella prescrizone di esami e di terapie che non trovano un razionale clinico.
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