MSD: AIFA approva rimborsabilità di letermovir per la profilassi della malattia da CMV

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L’Agenzia Italiana del Farmaco ha approvato la rimborsabilità di letermovir (Prevymis) per la profilassi della malattia da citomegalovirus (CMV) negli adulti sottoposti a trapianto renale ad alto rischio (donatore CMV sieropositivo/ricevente sieronegativo [D+/R-]).

La decisione riguarda anche l’estensione della durata della profilassi con letermovir da 100 a 200 giorni negli adulti sieropositivi [R+] sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche (allo-HSCT), a rischio di infezione e malattia da CMV tardiva.

“L’uso di letermovir nella profilassi delle infezioni e delle malattie da citomegalovirus è ormai considerato uno standard nei pazienti CMV sieropositivi sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche nonostante il fenomeno delle infezioni tardive dopo la sospensione della profilassi” afferma Corrado Girmenia, Dirigente Medico presso l’Istituto di Ematologia dell’Azienda Policlinico Umberto I di Roma, “L’estensione della profilassi con letermovir a 200 giorni rappresenta un ulteriore passo avanti nella prevenzione antinfettiva nei mesi più delicati dopo il trapianto. La profilassi con letermovir non solo ha un buon profilo di efficacia e tollerabilità nella prevenzione delle infezioni e delle malattie da citomegalovirus, ma contribuisce in maniera significativa al miglioramento dell’outcome complessivo del trapianto che osserviamo negli ultimi anni”.

“L’estensione dell’uso di Prevymis (letermovir) nel trapianto renale è una notizia importante – aggiunge Luigi Biancone, Responsabile della Struttura Complessa di Nefrologia, Dialisi e Trapianto presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Città della Salute di Torino – I dati clinici mostrano che offre una protezione efficace contro il citomegalovirus con minori effetti collaterali ematologici rispetto alle terapie attuali. Per i nostri pazienti ciò può significare meno complicanze nella gestione clinica del post-trapianto con una maggiore continuità della terapia immunosoppressiva, condizione essenziale in molte situazioni delicate”.

A livello globale, un’ampia percentuale di adulti risulta sieropositiva al CMV [R+], con anticorpi specifici che testimoniano un’infezione pregressa o primaria. Nelle persone immunocompetenti il virus rimane perlopiù latente, ma nei pazienti sottoposti a trapianto il rischio di riattivazione o di malattia è elevato, in particolare nei sieropositivi [R+] sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche e nei sieronegativi che ricevono un organo da donatori sieropositivi [D+/R-].

“PREVYMIS ha finora portato un importante e innovativo contributo nella cura dei pazienti adulti sieropositivi al CMV ad alto rischio che hanno ricevuto trapianti di cellule staminali allogeniche, per aiutare a prevenire l’infezione e la malattia da CMV – conclude Nicoletta Luppi, Presidente e Amministratrice Delegata di MSD Italia – Questa nuova estensione della rimborsabilità a fronte di ulteriori solide evidenze rappresenta oggi un ulteriore passo in avanti per rendere PREVYMIS disponibile a sempre più pazienti, ovvero anche a coloro che sono sottoposti a trapianto renale ad alto rischio, e per mettere ancor più in sicurezza tutti gli adulti che ricevono un trapianto allogenico di cellule staminali, grazie all’estensione della durata della terapia (fino a 200 giorni), per garantire una copertura post-trapianto più ampia”.

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