Nel 201 Andrew Witty, l’allora CEO di GlaxoSmithKline, aveva ammesso che un giorno la società avrebbe potuto cedere la consumer healthcare. A maggio indiscrezioni e movimenti hanno fatto ipotizzare che quel giorno non fosse troppo lontano. Ora ci sono nuove prove che fanno pensare che lo spin-off non suia lontano. Secondo il Financial Times, il presidente Philip Hampton avrebbe parlato con gli azionisti dell’idea di uno spin off della consumer helthcare in un futuro non troppo lontano; massimo due o tre anni. Ma gli azionisti non sono tutti concordi con lo scenario prospettato dal presidente. “Le dinamiche finanziarie del consumatore e della pharma sono piuttosto diverse”, ha detto un azionista di vertice al Financial Times. Che tuttavia ha registrato unanimi consensi sulla necessità dello spin off. Il distacco della consumer healthcare potrebbe infatti essere ostacolato dal problema che affligge GSK: il rafforzamento della pipeline. Queste difficoltà hanno spinto Witty nel 2015 a lanciare l’idea di uno spin off del business relativo all’HIV, dato che la società contava sull’unità ViiV Healthcare per fare cassa. Come sottolinea il Financial Times, qualsiasi decisione sul fronte OTC dipenderà probabilmente, almeno in parte, dal fatto che l’azienda possa rafforzare effettivamente le sue performance nel ramo farmaceutico. Che devono tener conto di una importante competizione nel settore dell’ HIV
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