Ottime notizie per quanto riguarda l’immunizzazione contro la chikungunya. Una singola dose di VLA1553 – il candidato vaccino messo a punto da Valneva – ha prodotto livelli di anticorpi neutralizzanti nel 99% dei partecipanti allo studio di fase III.
Lo studio ha arruolato 4.115 adulti sani in 43 centri negli Stati Uniti. 3.082 partecipanti hanno ricevuto una dose di VLA1553, 1033 solo placebo. I risultati dello studio sono stati pubblicati da The Lancet.
I livelli di anticorpi sono diminuiti dopo 28 giorni dalla somministrazione, ma la sieroprotezione era presente ancora dopo sei mesi in oltre il 96% dei partecipanti.
La “buona persistenza” dei livelli di anticorpi dopo la vaccinazione “è importante considerando che i focolai di chikungunya possono ripresentarsi improvvisamente”, osserva l’autrice principale dello studio, Martina Schneider, Clinical Strategy Manager presso Valneva, “Poiché l’età è un fattore di rischio per la gravità e la mortalità della malattia da chikungunya, la forte risposta immunitaria osservata nei partecipanti più anziani potrebbe risultare particolarmente vantaggiosa”.
Gli autori dello studio sarà necessario somministrare il candidato vaccino contro la chikungunya nei bambini per testarne l’efficacia nel controllo della malattia nelle aree endemiche (Africa, Asia, Americhe). In Brasile è attualmente in corso uno studio teso a valutare la sicurezza e l’efficacia del vaccino negli adolescenti.
