L’Olanda è pronta ad accogliere Ema. Lo ha detto ieri il vicepremier olandese Hugo De Jonge in una conferenza stampa. Sempre ieri si è svolto il sopralluogo della delegazione del Parlamento europeo, guidata da Giovanni La Via, che ha lamentato una sostanziale reticenza da parte dell’esecutivo olandese. “E’ un momento intenso – ha commentato La Via – abbiamo fatto un sacco di domande e non ci sono moltissime risposte. Si fermano sempre a quella che è l’offerta fatta. In realtà abbiamo scoperto che gli aggiustamenti della sede non prevedranno un tender, cioè un bando di gara, e pensano di poterlo effettuare in tempo. E’ emerso pure che non c’è un piano alternativo. Se i lavori non dovessero essere pronti in tempo non c’è una alternativa”. E si registra un botta e risposta tra il Consiglio Ue e Milano. Il primo avrebbe ritenuto irricevibile il ricorso sull’assegnazione della sede di Ema ad Amsterdam. Immediata la replica alle indiscrezioni da parte del Comune di Milano: Il Consiglio Ue ‘non rigetta nulla perché non ha il potere di farlo, come non ha nessun potere di dichiararlo irricevibile’. Il ricorso ‘è fondato e ricevibile, come lo stesso tribunale dell’Unione europea ha riconosciuto’. Il sindaco di Milano rilancia: ‘la partita è più aperta che mai’.
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