Circa 300 milioni di euro. A tanto ammonta il saldo negativo 2016 tra l’export e l’import farmaceutico italiano. Lo scorso anno l’Italia ha esportato farmaci per 7,5 miliardi annui, ma ne ha importati per 7,8 miliardi. Una proporzione inversa rispetto all’Unione Europea, che si conferma leader della produzione a livello mondiale. e’ quanto emerge dai dati Eurostat diffusi oggi. Nel 2016 l’Unione Europea ha visto una esportazione di medicinali e farmaci pari a 144,2 miliardi e importazioni per 75,4 miliardi. Seguita dagli Stati Uniti, con un un export di 46,7 miliardi e un import di 86,7 miliardi, e dalla Svizzera con export di 4,8 miliardi e import di 23,5. L’Unione europea esporta principalmente negli Stati Uniti (34% di tutte le esportazioni) e in Svizzera (11%). E importa anche principalmente da questi Paesi: dagli Stati Uniti arriva il 42% di tutte le importazioni e dalla Svizzera il 35%. Nel 2016 il maggior esportatore europeo e’ stata la Germania, che, con oltre 23,5 miliardi ha assorbito il 25% di tutte le esportazioni extra-Ue. L’Italia è a quota 7,5 miliardi e copre circa il 5% dell’export europeo.
Notizie correlate
-
“Manuale di marketing farmaceutico e biomedicale”: la bussola per orientarsi nel mercato della salute
Nel mare spesso indistinto del marketing applicato al mondo... -
Gavi, dai leader mondiali oltre 9 mld di dollari per il piano vaccinale globale 2026–2030
Il vertice globale “Salute e prosperità attraverso l’immunizzazione”, organizzato... -
Alzheimer, la ricerca riparte grazie a big deal miliardari
Le aziende biofarmaceutiche impegnate nello sviluppo di farmaci innovativi...