AIFA, rapporto nazionale farmaci 2017. La foto dell’Italia

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È stato presentato oggi in AIFA il Rapporto Nazionale sull’uso dei Farmaci, che propone anche quest’anno una descrizione dettagliata dell’assistenza farmaceutica in Italia.

Spesa farmaceutica
La spesa farmaceutica è cresciuta anche nel 2017 ed è arrivata a quota 29,8 miliardi di euro, di cui il 75% rimborsato dal Ssn. “È importante sottolineare il ruolo del Servizio Sanitario Nazionale” commenta il Direttore Generale dell’AIFA, Mario Melazzini “che ha rimborsato il 75% della spesa farmaceutica. In particolare, la spesa territoriale a carico del SSN è pari a 12.909 milioni di euro ed è in diminuzione rispetto all’anno precedente (-6,5%), così come si è ridotta quella per i medicinali acquistati dalle strutture sanitarie pubbliche (-0,7%), pari a 12,1 miliardi di euro”.

I consumi
Nel 2017 ogni giorno sono state consumate complessivamente 1.708,2 dosi di medicinali ogni 1.000 abitanti, il 66,2% delle quali erogate a carico del SSN e il residuale 33,8% acquistate direttamente dal cittadino (soprattutto medicinali di fascia C con ricetta).“Dal punto di vista dei consumi” prosegue Melazzini “i dati mostrano che ogni italiano ha assunto in media 1,7 dosi di farmaco al giorno. Tra le Regioni, Emilia Romagna (317,6 DDD 1000 ab die) e Lombardia (98,2 DDD 1000 ab die) hanno registrato rispettivamente i livelli più alti e più bassi di consumo, mentre i valori di spesa più elevati sono stati riscontrati in Sardegna (239,64 euro pro capite), Puglia (227,13 euro pro capite), Campania (223,34 euro pro capite) e quelli più bassi invece in Valle d’Aosta (139,40 euro pro capite), nella Provincia Autonoma di Trento (154,94 euro pro capite) e in Lombardia (165,79 euro pro capite)”.

Le categorie
I farmaci antineoplastici e immunomodulatori rappresentano la prima categoria in termini di spesa farmaceutica pubblica (5.064 milioni di euro), seguiti dai farmaci dell’apparato cardiovascolare (3.548 milioni di euro). In termini di consumo, i farmaci dell’apparato cardiovascolare si confermano al primo posto con 484,2 DDD/1000 ab die. Seguono i farmaci dell’apparato gastrointestinale e metabolismo (183,0 DDD/1000 ab die) e i farmaci del sangue ed organi emopoietici (125,4 DDD/1000 ab die). “I medicinali per il sistema cardiovascolare si confermano la categoria maggiormente consumata dagli italiani, seguiti dai farmaci dell’apparato gastrointestinale e metabolismo, dai farmaci del sangue e organi emopoietici, dai farmaci per il Sistema Nervoso Centrale e da quelli per l’apparato respiratorio”, conclude Melazzini. “In termini di impatto sulla spesa farmaceutica pubblica, i farmaci antineoplastici e immunomodulatori sono al primo posto (5.064 milioni di euro), seguiti dai farmaci dell’apparato cardiovascolare (3.548 milioni di euro)”.
“Significativi anche i dati sui medicinali a brevetto scaduto, che rappresentano il 79,4% delle dosi di farmaci consumate ogni giorno e il 59% della spesa convenzionata, e quelli sull’aumento dell’utilizzo dei biosimilari, soprattutto delle epoetine (+65,1% rispetto al 2016) e della somatropina (+101,8%), con effetti positivi sulla spesa”.

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