Vaccino antinfluenzale universale, un passo avanti

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Grazie agli anticorpi isolati da una persona con l’influenza, un gruppo di scienziati è riuscito a ricavare indizi su come sviluppare un antivirale ampiamente protettivo e un possibile vaccino antinfluenzale universale. La ricerca, pubblicata da Science e coordinata da Florian Krammer, della Icahn School of Medicine al Mount Sinai, ha evidenziato come gli anticorpi raccolti dall’individuo abbiano salvato gli animali da laboratorio da tutti e 12 i ceppi di virus influenzale testati.

Gli anticorpi hanno funzionato agendo sulla neuraminidasi, la stessa proteina su cui agisce l’antinfluenzale Tamiflu, a base di oseltamivir, di Roche. La neuraminidasi è una delle due proteine che aiutano i virus di nuova formazione a uscire dalle cellule ospiti e spostarsi per infettare nuove cellule. L’altra è l’emoagglutinina, il principale obiettivo dei vaccini contro l’influenza stagionale.

Dopo aver esaminato tre anticorpi apparentemente non colpiti da emoagglutinina presi dal paziente, Krammer ha scoperto che uno bloccava tutti i tipi noti di neuraminidasi nei virus dell’influenza, compresi quelli presenti sia sul virus di tipo A che B.

i ricercatori hanno quindi testato gli anticorpi negli animali da laboratorio infettati con una dose letale di virus influenzale. Tutti e tre gli anticorpi hanno mostrato efficacia contro più ceppi, e un anticorpo in particolare, denominato 1G01, ha protetto gli animali da tutti e 12 i ceppi, tra cui, oltre a quelli umani, anche i sottotipi aviaria e suina.

Dalla struttura degli anticorpi, Krammer e colleghi hanno visto che ciascuno aveva un anello inserito nel sito della neuraminidasi e bloccava efficacemente questa proteina. E questo, ipotizzano gli autori, potrebbe essere il motivo per cui gli anticorpi sarebbero in grado di fornire una protezione così ampia.

Il prodotto, secondo i ricercatori, potrebbe essere utile nel trattamento dei pazienti con influenza che vengono ricoverati in terapia intensiva perché è ormai tardi per essere trattati con Tamiflu. Questo perché 1G01 ha avuto effetto a 72 ore dall’infezione.

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