RSV, chi vincerà la corsa?

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Finalmente, dopo anni di attesa, nel 2023 sono arrivati due vaccini efficaci contro l’RSV, un terzo è in fase avanzata di sviluppo e un nuovo farmaco è stato approvato per la prevenzione dell’infezione. Ma quale sarà il futuro del mercato delle terapie per la prevenzione del virus respiratorio sinciziale? Per gli analisti di GlobalData, alla fine del decennio, il vaccino Arexvy di GSK finirà per affermarsi come il presidio più venduto.

Secondo le previsioni della società di analisi, il mercato globale dell’RSV raggiungerà i 9 miliardi di dollari entro il 2029 e Arexvy è destinato a crescere costantemente, arrivando a generare oltre un quarto delle vendite globali dei vaccini contro l’RSV, ovvero poco più di 2,5 miliardi di dollari.

Sempre secondo le stime di GlobalData, il vaccino della concorrente Pfizer, Abrysvo, entro la fine del decennio incasserà 1,7 miliardi di dollari, posizionandosi al terzo posto dietro a un vaccino contro l’RSV non ancora approvato: mRNA-1345 di Moderna.

Il vaccino di Moderna utilizza la tecnologia mRNA e funziona in modo diverso dai vaccini di GSK e Pfizer. La pharma USA ha iniziato da poco a presentarlo alle autorità regolatorie in tutto il mondo per l’approvazione, accumulando qualche mese di ritardo rispetto alle concorrenti.

Al quarto posto GlobalData colloca Beyfortus di AstraZeneca, un anticorpo che una settimana fa ha ottenuto una nuova approvazione negli Stati Uniti come terapia preventiva per le malattie delle basse vie respiratorie causate nei bambini dal RSV. Le previsioni parlano di vendite per 1,27 miliardi di dollari al 2029.

 

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